PUGLIA, ITALIA | A Tu Per Tour è il racconto della Puglia che noi di CCT – come vi abbiamo più volte dimostrato, ad esempio nel nostro reportage sul “Salento Lento” – più amiamo scoprire e vivere; è la storia dei suoi piccoli preziosi centri e delle realtà fuori dai percorsi di massa, di quei luoghi meno turistici e più autentici. Ecco perché abbiamo immediatamente accettato l’invito a collaborare come media partner del progetto! Ed ecco qui che finalmente ve lo presentiamo…
A Tu Per Tour è un progetto di narrazione e marketing territoriale che promuove un turismo lento e diffuso, sostenibile e responsabile; è un’idea che attraverso un format innovativo riscopre la tradizione.
E lo fa insieme a sei esperti di marketing, comunicazione e psicologia: un team che ha percorso fisicamente, in lungo e largo, tutta la regione, fermandosi ad esplorare e conoscere in profondità 30 comuni “under 15” per realizzare un racconto collettivo e collaborativo, coinvolgendo alcuni abitanti, precisamente 30 cantastorie, e cogliendo dunque insieme a loro gli aspetti più curiosi e caratteristici della cultura locale, quei dettagli che fanno la differenza e lasciano al viaggiatore/visitatore la sensazione di una vera scoperta, e poi il ricordo di un’autentica indimenticabile esperienza…
Ora che il progetto ha preso forma e contenuto, ve lo presentiamo intervistando le due menti creative che hanno dato vita all’idea: Eleonora Tricarico (che già conosciamo in quanto CCTraveller!) e Francesca Borgia, due giovani donne e professioniste che hanno a cuore il presente e futuro della loro terra.
Care Eleonora e Francesca, prima di tutto, raccontateci come-quando-perché vi è venuta in mente questa straordinaria idea!
Eleonora: Vivendo (contemporaneamente) in due città pugliesi straordinariamente belle come Gallipoli e Lecce, mi sono resa conto che tutto ricadeva sempre in quelli che sono definiti grandi circuiti. La Puglia è straordinaria, ricca di arte, cultura e tradizione, ma spesso ci si dimentica della Puglia autentica, quella che abbiamo definito “under 15”, ovvero quella che riguarda i comuni con meno di 15.000 abitanti. Lo abbiamo provato prima di tutto su di noi: abbiamo scoperto “sapori e saperi” incredibili, incontrando persone meravigliose e scoprendo angoli della Puglia che non hanno nulla da invidiare al resto del mondo.
Francesca: Beh, io sono nata e cresciuta in un paese di appena 7.000 abitanti e benché conosca bene i limiti esperenziali che questo comporta e che mi hanno portata negli anni universitari a vivere in una città più grande come Lecce, dove attualmente risiedo, ho sempre amato perdermi fra i vicoli e la rete di relazioni che i piccoli comuni sanno creare e donare. Quindi abbiamo in un certo senso voluto da un lato ricambiare questo dono e dall’altro raccontarlo e diffonderlo.
Cosa significa “turismo responsabile, sostenibile, lento” per la Puglia? E perché è importante diffondere questa cultura e consapevolezza sia nei cittadini che nei viaggiatori?
Eleonora: Turismo responsabile vuol dire non seguire la massa, in soldoni. Le piccole botteghe, gli artigiani locali, i bistrot e le trattorie del posto sono un esempio spicciolo di turismo responsabile. Perché andare nelle grandi catene alberghiere quando si può vivere un’esperienza autentica e local con chi vive il territorio? Noi giovani abbiamo il diritto e il dovere, in primis, di difendere il nostro territorio, preservare usi e costumi. Vi faccio un esempio: quando a Sternatia abbiamo incontrato la nostra cantastorie Selenia, abbiamo avuto modo di ascoltare una piccola poesia in griko. Il griko, lingua della Grecìa Salentina, è oggi parlata prevalentemente dagli adulti. Abbiamo provato a metterla in risalto e devo ammettere che alcuni utenti extra Puglia, sul web, sono rimasti colpiti da tutto ciò. Ecco, qualcosa si muove.
Come avete scelto i 30 comuni che avete deciso di visitare?
Francesca: la scelta è stata difficile, ammetto, proprio perché di bellezze in Puglia ce ne sono davvero tante quanto tanti sono i paesi under 15 che avevamo scelto come soggetto della nostra ricerca. Raccontare questi paesi con un numero di abitanti che non superasse i 15.000 – da qui l’attributo “under 15” – ci è sembrata interessante perché in qualche modo segna il limite tra l’intimo e l’urbano.
Come avete trovato e selezionato invece i “locals” da intervistare, o meglio i 30 cantastorie, per il vostro racconto?
Eleonora: Abbiamo coinvolto soprattutto cittadini consapevoli delle risorse del proprio territorio, e che hanno scelto di investire sul proprio territorio. Mi viene da pensare a Tommaso di Vico del Gargano, a Benedetta di Cisternino o ad Alessandro di Melpignano. In realtà sono tutti esempi virtuosi. Sono persone meritevoli, cittadini attivi che si distinguono facilmente per la loro passione e dedizione… Insomma, siamo orgogliose di questa rete.
Qual è la cosa o l’aspetto che più vi ha sorpreso in questo vostro viaggio per la Puglia? Oppure avete trovato sempre ed esattamente quello che cercavate? Quali erano le vostre aspettative?
Eleonora: L’effetto sorpresa non è mancato. Eravamo preparate ma è andato tutto oltre le nostre aspettative. Abbiamo scoperto tanti luoghi ed eventi meravigliosi che ignoravamo. A San Marzano di San Giuseppe per esempio, abbiamo avuto la fortuna grazie al nostro cantastorie Giuseppe di prendere parte ai rituali della comunità arbëreshe in piazza. Meraviglioso, davvero.
Francesca: Per quanto mi riguarda, tutto il nostro tour in Puglia è stato una continua meraviglia ma in particolare mi ha sorpresa l’amore dei nostri cantastorie nel raccontare le loro terre, come un figlio o una figlia nei confronti della propria mamma; e poi mi ha davvero stupita scoprire come alcune tradizioni che definiremmo di altri tempi siano ad oggi ancora intatte.
Di questo vostro progetto, cosa avete realizzato sinora e come immaginate di svilupparlo?
Francesca: Abbiamo appena concluso la parte più creativa del progetto, quella di scrittura del diario-guida. Per me è quasi impossibile fare previsioni future perché la tendenza è sempre quella di assecondare i flussi, ma so per certo che raccogliere racconti è quello che più di tutto amo fare perché il ritorno sul piano emotivo è grande. Mi piacerebbe estendere questo progetto in altre regioni per studiare e approfondire diversità e punti in comune.
Infine, per adesso, prima di entrare nei dettagli delle storie che avete raccolto a giro per la Puglia (cosa che faremo prossimamente in altri articoli), diteci dove possiamo trovare A Tu Per Tour:
Eleonora: Un po’ per deformazione professionale, un po’ perché “non si può non essere sul web”, abbiamo creato il sito “atupertour.com”, un’omonima pagina Facebook “A tu per tour” ed un profilo Instagram “@atupertour“. Infine, tutte le video interviste sono presenti anche sul nostro canale YouTube. Insomma, una strategia cross-canale a tutti gli effetti. Cari lettori, vi aspettiamo quindi sui vari media e poi ovviamente in Puglia!
Grazie di cuore per il vostro prezioso lavoro, utilissimo a chi come noi cerca la Puglia più autentica, quella vissuta e amata dai suoi abitanti! Al prossimo incontro, CCTeam
Anche tu hai una passione per la Puglia? Qui il nostro reportage sul “Salento lento”: