Pistoia, Beauty of Subtlety

Grace Noh

Stories by the “Creative Curious Travellers 2017” about the city of Pistoia. Thanks to: Giorgio Tesi Group | Discover Pistoia | NATURART | La Sala | FAI Giovani – Pistoia | BrickScape.it | Brandini – Pistoia | Comune di Pistoia | Pistoia Italian Capital of Culture 2017.


PISTOIA Alcuni dicono che ‘subtle’ sia un cugino di ‘beautiful’, che bilancia la semplicità con la complessità. Sia che descriva una persona, un luogo o una cosa, una “bellezza sottile” rivela l’autentica attenzione dell’osservatore. E se in un primo momento non è un’attrazione immediata, si può iniziare ad ammirare il valore estetico mentre cresce con premurosa attenzione e tempo.

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Pistoia, situata tra Firenze e Lucca a nord della Toscana, è uno di quei luoghi dove si può trovare la bellezza arricchita di ‘subtely‘. Come tipica città medievale italiana, Pistoia fa parte della ricca storia toscana conosciuta per la sua eredità artistica, le tradizioni, i paesaggi, la scienza e la sua influenza sulla cultura alta. Ogni parte della regione ha un carattere unico e ciò che dona un fascino speciale a Pistoia è l’esperienza di ricerca nel trovare le sue gemme nascoste.

Tra le varie cittadine e i numerosi borghi della provincia di Pistoia, Piteglio conserva un’armonia eccezionalmente equilibrata tra le strutture medievali e i vasti verdi della natura. Situato sulle pendici delle montagne, Piteglio può essere visto da lontano mentre si attraversa la strada collinare verso il borgo – e sembra quasi vederlo galleggiare sulle montagne come un paese magico in una favola antica.

Passeggiando qui per vicoli e scale secolari in un giorno d’estate, si incontrano gatti di strada che fanno il pisolino pomeridiano, bambini che giocano sotto gli occhi dei nonni seduti fuori casa e piccoli fiori che danzano nel vento.

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Cosa potrebbe esserci di così speciale riguardo minuscoli fiori che sbirciano fuori, attraverso mura antiche, su questa strada del silenzio? La bellezza si trova in un equilibrio tra la quotidianità che il luogo possiede e l’apprezzamento della sua semplicità da parte delle persone che ci convivono. Permettendo alla profondità di questa sensazione di essere sentita e visibile, si ha un’esperienza estetica che può essere facilmente trascurata.

Come i fiori senza colori fiammanti che sbucano dalle rustiche mura e come le mura che accolgono senza distruggerli i fragili fiori, si trova un posto appena fuori dalla piccola cittadina di Santomato, a Pistoia, che difende l’armonia tra natura e arte. Alla Fattoria di Celle, nei primi anni ’80, Giuliano Gori e la sua famiglia hanno iniziato a costruire la Collezione Gori composta da opere d’arte ambientale realizzate da artisti come Magdalena Abakanowicz, Robert Morris, Dennis Oppenheim e Richard Serra. 

Veduta retro Villa Celle, 2016. © Collezione Gori
Veduta retro Villa Celle, 2016. © Collezione Gori
Luigi Mainolfi, Per quelli che volano, 2012. © Collezione Gori
Luigi Mainolfi, Per quelli che volano, 2012. © Collezione Gori

Su questa collina che si affaccia sulla campagna tra Pistoia e Prato, gli artisti sono stati invitati a trovare il loro posto in mezzo alla natura per ispirarsi e creare un’opera in quel particolare spazio all’aperto. Senza disturbare l’ambiente naturale, gli artisti hanno realizzato un lavoro specifico per i luoghi scelti da loro stessi donando un’esperienza estetica che produce a sua volta e implicitamente un profondo senso di naturalezza.

Per il suo primo lavoro in bronzo, Katarsis (1985), Abakanowicz ha scelto un campo racchiuso da una recinzione di filo spinato. Le trentatré figure senza teste né braccia e vuote dentro è un’opera che crea una sensazione di affollamento ed un aspetto anonimo. Le figure sembrano più o meno simili; tuttavia, trascorrendo abbastanza tempo a camminare intorno a queste e ad osservarle da vicino, ci si rende conto di come ogni figura sia stata in realtà modellata individualmente dalle altre.

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Magdalena Abakanowicz, Katarsis, 1985. © Collezione Gori
Magdalena Abakanowicz, Katarsis, 1985. © Collezione Gori

Guardando verso l’alto, si può trovare una panchina posta sul bordo di un tetto con la distesa del cielo come sfondo. Questo lavoro, Per quelli che volano (2012), è stato creato in memoria di Pina Gori, moglie di Giuliano Gori. Pina amava ammirare la vista al tramonto e l’opera in silenzio la accoglie nel miglior posto per godersi il bel tramonto. L’opera diventa parte integrante del paesaggio, riconoscendo la bellezza dell’ambiente naturale e di sé in una raffinatissima espressione.

A Pistoia bisogna guardare, cercare e avere voglia di esplorare, per trovare le sue gemme. La bellezza che si presenta non urla “attenzione!” ma richiede l’abilità dell’osservatore, bisogna saperla identificare e apprezzare, prendendosi il tempo necessario e permettendosi di esplorare. L’osservatore diventa parte di questo gioco libero, prende parte dell’esperienza estetica, apprezzando la riverenza per la vita e la sua ‘subtle beauty’ (sottile bellezza).


Dal dizionario di Oxford:

  • subtlety: NOUN 1. [mass noun] The quality or state of being subtle. – example sentence: ‘the textural subtlety of Degas’ ; 1.1 [count noun] A subtle distinction, feature, or argument. – example sentence: ‘the subtleties of English grammar’.
  • subtle: ADJECTIVE 1. (especially of a change or distinction) so delicate or precise as to be difficult to analyse or describe. – example sentence: ‘his language expresses rich and subtle meanings’1.1 (of a mixture or effect) delicately complex and understated. – example sentence:‘subtle lighting’ 1.2 Capable of making fine distinctions. – example sentence: ‘a subtle mind’ 1.3 Arranged in an ingenious and elaborate way. – example sentence: ‘the German plan was simple yet subtle’ ; 2. Making use of clever and indirect methods to achieve something. – example sentence: ‘he tried a more subtle approach’ 3. archaic Crafty; cunning. – example sentence: ‘the subtle fiend dissembled’ .

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