MACERATA Siamo abituati a camminare in maniera rapida per le vie delle nostre città, a sfrecciare in auto per strade che percorriamo anche più volte. Ad accompagnare i nostri percorsi quotidiani, una marea di messaggi pubblicitari che invocano attenzione ma a cui siamo completamente assuefatti.
Riflettendo su questi spazi urbani e sulla loro funzione nasce (S)Naturalmente, dalla Campagna alla Città – la mostra diffusa per le strade di Macerata e composta da 20 fotografie posizionate negli spazi della pubblica affissione. Fino al 12 Novembre (2018), è possibile osservare questo progetto artistico che vede come protagonisti agricoltori, allevatori, artigiani della gastronomia, ritratti in maniera inconsueta.
Con intelligente ironia e profonda sensibilità, ogni foto svela una piccola parte di una storia, quella di chi ha recuperato il passato per costruire un presente consapevole, quella del “ritorno alla terra” come scelta e non come ripiego.
C’è Marco Scolastici, figlio di una storica famiglia di allevatori, che ha scelto di recuperare l’azienda appartenuta a suo nonno a Macereto. Tornare nella sua terra sui Sibillini, seguire quel richiamo verso la montagna che gli parlava sottovoce da tempo. Il terremoto non ha scalfito la sua volontà, lui rimane lì, fermo nella sua Yurta piantata davanti alla casa inagibile, per rimanere accanto ai suoi animali.
C’è Franco Properzi, che produce salumi come si faceva una volta; gesti antichi e sapienti che si perdono nella notte dei tempi. E invece, proprio grazie al tempo, le sue “creature” divengono capolavori della gastronomia. Ogni salume è frutto di una ricetta centenaria che conferisce un carattere unico, come il suo.
C’è anche Sofia Bracalenti, incantata dalla natura e dal mondo animale, emozionata dalla musica, innamorata sempre più delle Marche, terra dov’è nata e rimasta vivendo in campagna. Sofia ha scoperto alcuni compagni speciali nella sua avventura, gli asini, animali di grande intelligenza e curiosità, insieme ai quali ha scelto di fare l’Accompagnatrice di Media Montagna (AMM), portando in escursione – a passo d’asino e a suon d’ukulele – chi vuole scoprire le meraviglie di Madre Terra.
E poi c’è Michela Paris che, insieme a suo marito Stefano Riccioni e ai due figli, alleva pecore sopravvissane, vacche e cavalli ad Ussita. Con il terremoto ha perso tutto e per non abbandonare gli animali è stata costretta a vivere, per un lungo periodo, prima in un camper donato da un privato e poi in un vecchio bungalow del camping di Colorito di Ussita, lottando contro il freddo e tantissimi disagi, condivisi e affrontati con un piccolo ma deciso gruppo di resilienti ussitani che hanno mantenuto in vita la piccola comunità sui Monti Sibillini. Oggi, insieme alla sua famiglia, è tornata ad Ussita grazie alla donazione di una nota azienda casearia del nord Italia che ha sponsorizzato la realizzazione della nuova stalla per i suoi oltre 300 animali e della casa in cui abita: una bella storia di resistenza e solidarietà.
E insieme a loro tanti altri, tutti coraggiosi innovatori che hanno scommesso sulla propria terra e sulle loro radici, nuove figure che ridisegnano il volto della nostra società. La mostra è anche dunque un pretesto per riflettere sull’identità di un territorio e sul rapporto tra la città e la campagna, un legame che diventa sempre più urgente recuperare per restituire qualità alla vita.
La mostra è ideata dal collettivo Terra Racconta, con il supporto tecnico di Nexma, e sostenuta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata in collaborazione con APM. Ogni immagine è corredata da un QR Code che, una volta scansionato, permette di leggere la storia dei protagonisti direttamente sul sito del progetto.
S(N)aturalmente è stata organizzata e promossa nell’ambito di Identità contadine – progetto legato alla Raci che vuole contribuire a una riflessione critica sulle questioni che riguardano la produzione del cibo e del lavoro, di chi a esso si dedica, sulla condizione di chi nel passato ha prodotto non solo cibo ma cultura da valorizzare per un presente ed un futuro sostenibili sul piano economico, ecologico e sociale, sul mondo agricolo come identità culturale e risorsa da valorizzare.
I protagonisti della mostra e quindi le persone ritratte nelle fotografie sono: Stefania Scarabotti – Agricoltore “Coltivare l’Eleganza”, Raffaele Pozzi – Coltivatore di grani antichi e fornaio “Un Grano per Capello”, Cooperativa Sociale Terra e Vita “Coltiviamo il Nostro Futuro”, Edoardo Batassa – Allevatore casaro “Pecorino’s Karma”, Dino Carducci – Agricoltore “Identità Contadina”, Mamadou Jallow – Vivaista “Verde Speranza”, Marino Montalbini – Agricoltore “Non mi stanco Mais”, Renato Marziali – Poeta pastore “La poesia dei Sibillini”, Giorgio Cingolani – Economista Agronomo “L’Economista Rurale”, Alessandro Magagnini – Vivaista “Genio Verde”, Marco Scolastici – Allevatore e Casaro “Il Grinta”, Peppe Cotto – Macellaio “Toro Scatenato”, Sofia Bracalenti – Asinara, guida e insegnante di musica “Asino a chi?”, Emanuela Tiberi – Produttrice di Vino Cotto “Stregati dal Vino Cotto”, Michela Paris – Allevatrice “Orgoglio e Resilienza”. Melania Moschini – Gestore Agriturismo “Ribaltone Vegan”, Franco Properzi – Norcino “A sua Immagine”, Giordano Carassai – Agricoltore “Non siamo Teste di Cavolo”, Dante Duri – Vignaiolo “L’Attesa” e Yuri Maggi – Agricoltore allevatore “Pit Stop”.