In The Eye Of The Storm (No Olho Do Furação)

Elena M. Wagner | foto: Michel de Souza

RIO DE JANEIRO “Nell’Occhio Dell’Uragano” (No Olho Do Furacão) è il titolo con cui il fotografo brasiliano Michel de Souza ha nominato il suo film-reportage di 4 minuti, girato (Sabato 15 Giugno 2013) nel mezzo della protesta di massa che da giorni sta attraversando strade e piazze di Rio de Janeiro (#ProtestoRJ) e di tante altre città del Brasile (#ProtestoBR). Il popolo brasiliano (decine di migliaia di persone, soprattutto della classe media) si è unito per ribellarsi senza violenza (anche se, come sempre in questi casi, ci sono i soliti atti violenti di gruppi minoritari) contro alcune politiche del governo, le tasse troppo alte rispetto alla qualità dei servizi pubblici, la corruzione e l’esagerata somma di denaro pubblico investito nella costruzione di infrastrutture per 2014 FIFA World Cup Brazil e Rio 2016 Olympics (che si terranno proprio qui) invece di investire nell’educazione e nel sistema sanitario. Non è un caso, infatti, che la protesta – scaturita dall’aumento del 7% del costo dei trasporti pubblici (20 centavos di Reais = 7 centesimi di €uro) e organizzatasi dal basso attraverso i social networks come Facebook e Twitter – sia iniziata in occasione di FIFA Confederations Cup Brazil 2013 (dove inoltre i media di tutto il mondo hanno già accese le telecamere e si spera che si interessino di più a questo evento sociale e storico che al piede di un Mario Balotelli).

Il giovane fotoreporter ha documentato parte delle manifestazioni – le tensioni tra le persone che protestano e la polizia, ma soprattutto l’orgoglio e la volontà di cambiare – con la sua reflex e un paio di telecamere GoPro; filmando gli attimi prima di ogni scatto fotografico, ha realizzato un reportage inusuale e suggestivo.

Michel de Souza: “Durante le proteste di questa settimana a Rio de Janeiro e in Brasile, ho ripreso a fotografato le rivolte. Si tratta di un video che mostra i momenti prima di ogni fotografia scattata. Penso che racconti anche la storia di qualcosa che sembra marcare il nostro paese. Confesso che, verso la fine, mi ha commosso fino alle lacrime. Guardalo, condividilo, moltiplicalo.”