Firenze: viaggio nelle Case del Popolo, alla ricerca d’arte contemporanea

Scripta

FIRENZE, tra città e provincia. L’edizione 2022 di Scripta. L’arte a parole ha tracciato un nuovo percorso nel territorio fiorentino, un itinerario che attraversa le Case del Popolo e che qui vi raccontiamo.

Scripta è la manifestazione dedicata alla critica d’arte, unica in Italia e tra le più longeve a Firenze, iniziata alla Libreria Brac nel settembre del 2011. La Libreria Brac tornerà alla fine di questo racconto in quanto luogo in cui tutto ha avuto inizio grazie ai suoi titolari, Sacha Sandri Olmo e Melisa Di Nardo, che da sempre sostengono il progetto e il cui spazio ospita alcune delle opere di artisti contemporanei che Scripta ha invitato e che si possono vedere tra gli scaffali e sulle pareti della libreria.

Scripta. L’arte a parole, organizzata dalla omonima associazione, è un progetto e una rassegna ideata e curata da Pietro Gaglianò che, ispirandosi alle parole di Georges Didi-Huberman, per questa edizione ha scelto il titolo Sollevamenti.  Il noto storico dell’arte e filosofo francese fa riferimento al tempo, alle persone, allo slancio dei corpi, alle menti che desiderano la libertà e alimentano l’esperienza dell’arte e dell’apprendimento, e se elevazione deve essere che lo sia davvero e ovunque!

In dodici edizioni di Scripta, tante cose sono cambiate. Il mondo sembra un posto sempre più difficile da abitare ma a certe politiche infelici rispondono idee e azioni, dinamiche e movimenti culturali che provano a portare un cambiamento positivo nella società; si respira infatti, sempre più, un’idea di arte inclusiva, che desidera diffondersi nella città, alla ricerca di spazi non convenzionali e non istituzionali. Quest’anno, grazie al consolidamento del rapporto con ARCI Firenze, le Case del Popolo di Firenze e della provincia sono diventate i luoghi in cui tutto accade: performance, incontri con autorǝ e produzione di opere permanenti che sono entrate a far parte del patrimonio dei circoli.


1. Casa del Popolo di San Niccolò

Il viaggio di questa edizione inizia dalla Casa del Popolo di San Niccolò, ultimo presidio di aggregazione e riflessione in un centro storico sempre meno indirizzato ai bisogni dei residenti, perché i residenti non vi abitano più. Il vero nome del circolo è URL, Unione Ricreativa dei Lavoratori di San Niccolò e nasce nel 1897 come Società di Mutuo Soccorso. Rifondata nel 1944 ha la sua sede in Via San Niccolò 33 r. 

Qui lo scorso 8 ottobre 2022 si è riaccesa la luce, grazie all’opera dell’artista Paolo Ciregia. Viareggino, classe 1987, Ciregia è intervenuto sull’insegna “a bandiera” della Casa del Popolo spenta ormai da troppi anni. Rinnovata l’insegna è stata rimessa in funzione anche grazie all’intervento dell’artigiano che l’aveva costruita, e così oggi illumina di nuovo via San Niccolò ma di una luce rossa ben visibile a distanza, e non bianca come l’originale. L’opera di Paolo Ciregia, intitolata sanniccolò33 come l’indirizzo del Circolo ARCI, è stata realizzata grazie al supporto di Ncontemporary Gallery (Milano-Londra).

Dopo l’accensione della nuova insegna il pubblico numeroso ha assistito alla presentazione del libro di Stefano Chiodi, Genius Loci. Anatomia di un mito italiano (Quodlibet edizioni). Chiodi propone una nuova lettura critica del Genius Loci ripercorrendo le tappe della vicenda italiana: dalla fondazione postunitaria di una storia dell’arte nazionale al fascismo, dagli anni Ottanta all’attualità. 

2. Casa del Popolo di Settignano

La seconda Casa del Popolo toccata da Scripta è quella di Settignano che si trova in un contesto cittadino periferico e collinare, un luogo magico e immerso nel verde con una bellissima terrazza. Negli anni ’80 è stata sede della Rokkoteca Brighton, laboratorio della musica underground dove hanno debuttato, tra i tanti, i Litfiba. La sua storia ha radici all’inizio del Novecento con la nascita di una Società di Mutuo Soccorso trasformatasi, in periodo fascista in un “Soccorso Rosso” clandestino. Nel Secondo dopoguerra la Casa del Popolo ha ripreso le sue attività.

Nel campetto sportivo del circolo ha preso vita un’azione performativa ideata da due artisti di Firenze: Stefano Giuri e Matteo Coluccia. SOCCCER, questo il titolo della performance, ha fatto incontrare in un torneo di calcetto artisti e curatori provenienti da Firenze, Bologna e Livorno. A ogni squadra è stato chiesto di realizzare uno striscione stampato su banner per fungere da stendardo. Terminato il torneo, e sfruttando un sistema di pieghe, ogni stampa è diventata un oggetto editoriale, unica testimonianza di quanto avvenuto. Il torneo si è concluso con la vittoria della squadra di Livorno che, oltre alla coppa, si è portato a casa i banner-fanzine.

3. Circolo ARCI “Bruno Baldini” a Barberino di Mugello

Continuiamo il nostro viaggio, prossima fermata Barberino di Mugello. In paese, facciamo visita al Circolo ARCI “Bruno Baldini”, circolo nato subito dopo la Liberazione di Barberino alla fine del 1944 ed oggi gestito dall’Associazione Liberamente, un gruppo di giovani intraprendenti.

Qui Flavio Favelli, artista di fama internazionale con al suo attivo la partecipazione a ben due Biennali di Venezia, ha realizzato nello spazio che ospita la sala giochi del Circolo una vera e propria “camera picta”. 

Alla realizzazione di Gala hanno partecipato ragazze e ragazzi del luogo: Stefano Strada, Giuseppe Raso, Tiziana Piras, Gea Ghisolfi, Filippo Benucci, Enrico Carpini, Giacomo Pinelli, Edoardo Treviri. L’inaugurazione dell’opera è stato un momento di grande festa e di riflessione, con l’artista e con Alice Giulia Dal Borgo e Giuseppe Gambazza, docenti all’Università degli Studi di Milano, che hanno presentato il loro libro Luoghi e comunità. Storie di rigenerazione (Edizioni Mimesis) per indagare le pratiche di rigenerazione di spazi critici e di risignificazione dei luoghi a partire dall’area milanese. 

4. SMS Peretola

Scripta si è concluso il 29 ottobre 2022 a Peretola alla SMS di via Pratese, quarta ed ultima tappa urbana di questo nostro racconto-itinerario-progetto d’arte contemporanea. Anche qui ci troviamo in un luogo che ha alle spalle una lunga storia ben narrata dalle vicende avventurose e dalle peripezie della bandiera storica ultracentenaria degli “spartachiani”: portata in Francia nascosta sotto a una tovaglia, sepolta in un campo e tornata alla luce alla fine della Seconda Guerra Mondiale, oggi è accuratamente restaurata e protetta da un vetro nella sala del bar ed è un motivo d’orgoglio per la Casa del Popolo.

In questo luogo simbolo del movimento operaio e delle lotte sociali, e oggi crocevia di culture, è intervenuta Marina Arienzale con Giravoce 02, un’opera che ha unito l’aspetto partecipativo e performativo. Grazie al coinvolgimento del Circolo del Cucito, Arienzale ha cucito e ricamato con filo d’oro un prezioso drappo con la frase: “Stiamo tentando di fare un lavoro di cucitura”.

In occasione dell’evento al pubblico è stata sussurrata questa frase attraverso un telefono senza fili realizzato con due lattine e, dopo un lungo passaparola, la frase si è trasformata in “Mi hanno detto che stanno provando a cucire”. L’opera è visibile alla Casa del Popolo.

La serata si è conclusa con Simone Trabucchi che, insieme a Simone Bertuzzi, ha fondato il progetto artistico Invernomuto da cui nasce la piattaforma BLACK MED che intercetta le traiettorie sonore che attraversano l’area del Mediterraneo. Un vero e proprio archivio di musica e oggetti sonori, brani che raccontano diverse storie e tracciati diasporici con una selezione volutamente non-geografica e con voci e identità multiple. La piattaforma è anche un libro edito da Humboldt Books. 


Infine, si torna alla Brac, dove tutto è iniziato, con tre avvenimenti. Come vi abbiamo raccontato all’inizio di questo viaggio, Didi-Huberman con il termine “Sollevamenti” fa riferimento alle menti che desiderano la libertà e alimentano l’esperienza dell’arte e dell’apprendimento. Da questa riflessione nasce il “Premio Scripta per la giovane critica d’arte”, un premio dedicato a studiosi under 35 che desiderano pubblicare un saggio sui temi dell’arte contemporanea nei rapporti con la sfera pubblica e gli studi sociali: il Premio dà questa possibilità con la casa editrice Gli Ori (nella collana “I limoni”) e con una borsa di 2.000 euro. La prima edizione è stata vinta da Daniel Borselli con un progetto dal titolo (temporaneo) Meet Me at the End of the World.

Dopo la premiazione abbiamo incontrato Margherita Moscardini che ha realizzato un’opera permanente legata al lungo e articolato progetto internazionale Le Fontane di Za’tari che l’artista sta portando avanti dal 2016: un’opera su parete che riproduce, con la terra della regione di Za’atari (Giordania) la pianta dettagliata del campo profughi siriani.

Il giorno seguente è arrivata da Milano Alessandra Mauro, direttrice editoriale della storica casa editrice fotografica Contrasto, per presentare Storie vere di Sophie Calle. La grande artista francese ha messo insieme un vero e proprio diario in cui si alternano ricordi, frammenti d’esistenza e incontri che ci danno l’occasione di riflettere sui confini del privato e di quanto la verità possa diventare fiction, soprattuto quando varca il confine personale.

Scripta, nelle precedenti edizioni ha lasciato in città altre opere: alla libreria Brac, dove sono intervenuti Luca Pancrazzi (2017); Daniela Comani (2018); Marta Dell’Angelo (2020); Vittorio Corsini (2021) e alla Casa del Popolo di Peretola dove l’artista Fargo, nel 2021, ha realizzato, con i frequentatori del circolo di ogni età, il wall painting Tavola periodica che campeggia nella grande sala al primo piano in cui si svolgono le attività del circolo.

Arrivati fin qui, non ci resta che ringraziarvi per la compagnia/lettura ed invitarvi a ripercorrere, stavolta dal vivo, di persona, le tracce d’arte e riflessione contemporanea che con Scripta abbiamo sparso per la città e la provincia di Firenze. Buon viaggio e alla prossima edizione!


Scripta 2022 è stato realizzato grazie al contributo di Regione Toscana-Toscanaincontemporanea2022, del Comune di Firenze, della Libreria Brac; in collaborazione con ARCI Firenze, Villa Romana, Gli Ori editori contemporanei. Le foto sono di Francesca Piky Pignanelli

Per maggiori info su Scripta: Sito web | Facebook | Instagram

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