Binari. Racconti di viaggi e di treni sulle ferrovie minori italiane

Elena Mazzoni Wagner

ITALIA Undici racconti di viaggi, incontri, scoperte su altrettante linee ferroviarie: a nord, sulla “ferrovia delle meraviglie” Cuneo-Ventimiglia e la Vigezzina-Centovalli da Domodossola a Locarno; nel centro, sulla Porrettana Bologna-Pistoia, la ferrovia della Garfagnana da Lucca ad Aulla, nella Bassa reggiana con la Parma-Suzzara, e ancora sulla Viterbo-Attigliano-Orte e la Avezzano-Roccasecca; poi a sud, con la Jonica e la Bari-Matera, e sulle isole, nel mondo di lava con la Circumetnea e nel cuore della Sardegna con la Macomer-Nuoro.

In “Binari. Racconti di viaggi e di treni sulle ferrovie minori italiane“, lo scrittore Fabio Bertino ci racconta la sua esperienza di viaggiatore su rotaie, mostrando come sia possibile e bellissimo praticare un turismo più lento e sostenibile grazie alle ferrovie secondarie italiane. In questo libro, pubblicato nel 2021, l’autore ci racconta un modo di esplorare e vivere il nostro territorio fatto di tanti piccoli paesi e paesaggi sempre diversi, e il privilegio di poterli ammirare dal finestrino di un treno. Nella quarta di copertina, si legge: “Un tempo viaggiare in treno poteva rivelarsi un’esperienza ai limiti dell’avventura. Eppure ancora oggi, nonostante la comoda velocità degli aerei, ci sono viaggi da compiere in carrozza che permettono di vivere quel tipo di emozione che solo un itinerario in treno può offrire.” 

E lungo i binari, ci sono fermate fatte di Storia e storie. Al capitolo “Nel cuore d’Italia”, ad esempio, c’è anche la mitica ferrovia Porrettana che in 99 km collega Bologna a Pistoia transitando per Porretta Terme, paese da cui prende il nome; una ferrovia sostanzialmente tutta a singolo binario (eccetto la tratta da Bologna Centrale a Casalecchio Garibaldi) che ha fatto la Storia d’Italia in quanto primo collegamento ad attraversare interamente l’Appennino collegando così le due regioni, Emilia-Romagna e Toscana. Detta anche Strada ferrata dell’Italia Centrale, venne progettata dall’ingegnere francese Jean Louis Protche nella seconda metà dell’800 e inaugurata da Vittorio Emanuele II nel 1864. All’epoca fu un’opera ingegneristica monumentale.

Su questa storica tratta, la Porrettana, il viaggio-racconto dell’autore attraversa e si ferma in paesi e città come Marzabotto, Porretta Terme, Castagno e Pistoia. 


La Stazione di Castagno, una fermata della ferrovia Porrettana. Foto di Elena Mazzoni Wagner

Aspetta. Il “nostro” Castagno?

Ma certo che sì! Castagno di Piteccio, il Borgo Museo di Pistoia. Uno dei nostri luoghi del cuore, a cui abbiamo dedicato un intero Libro Guida e tre anni di lavoro, dal 2019 al 2021, per un progetto di rigenerazione del territorio a base culturale.

“Una minuscola casetta rosa immersa nel verde, a presidio dell’unico binario, tra la montagna da un lato e il bosco rigoglioso che scende lungo il crinale dall’altro…” – Così Fabio Bertino introduce nel suo libro la visita al piccolo e antico borgo toscano che dal 1975 è museo a cielo aperto. – Una stazioncina delle fiabe al limitare del bosco. Scendendo il sentiero attraverso gli alberi si arriva in un piccolo borgo fatato…”.

Per questa magica destinazione ma anche per tutte le altre, ognuna speciale a modo suo, consigliamo la lettura del libro, un viaggio per l’Italia che dobbiamo riscoprire, valorizzare, conoscere, vivere e condividere, con lentezza e gentile curiosità. “Binari. Racconti di viaggi e di treni sulle ferrovie minori italiane“, è disponibile sia in versione cartacea che digitale (ebook). Per acquistarlo, clicca qui ma attenzione: si avvisa che fa venire voglia di salire in carrozza e partire!


La Stazione di Castagno, una fermata della ferrovia Porrettana. Foto di Elena Mazzoni Wagner

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