TUSCANY Visiting La Giunca isn’t just about viewing sculptures; it’s about immersing oneself in a holistic experience where art and nature are intertwined. Whether you’re an art connoisseur, a nature lover, or someone seeking tranquillity and inspiration, La Giunca Sculpture Park offers an escape that can be found nowhere else.

ITALIA Finalmente in partenza, per la prima volta, come NATworker! Se anche tu come me lavori da casa e per un po’ vuoi cambiare aria, sul sito di NATworking puoi cercare la tua scrivania immersa nel verde e magari, durante le pause o i giorni liberi, scegliere alcune esperienze (visite ai musei locali, passeggiate montane o tuffi al mare, etc…) per esplorare, vivere e conoscere il territorio e la comunità che ti ospitano in modo da sentirti presto unə abitante temporaneə (e non solo unə nomade digitale). #SeeCity #AbitantiTemporanei #NATworking

ITALY The main dictionaries (like for example Treccani) explain that “color carne” (flesh-coloured) is “a pale pink color, similar to that of human flesh”. Two communication professionals, co-founders of Bold Stories, have recently worked on this crazy but also common expression. Their reflection and research became an advocacy project to “change color to flesh color, from pink to all the colours of humanity.” We then thought of a poem, À mon frère blanc by Léopold Sédar Senghor, which demonstrates the absurdity of another “toubab” expression: person or population of colour. With words we think, we communicate, we create culture, we make politics, we build society. We must take extreme care of them. Long live those who question themselves, long live critical thinking which frees us from preconceptions, which helps us deconstruct the “norm”.

ITALIA Il Touring Club ha dedicato agli Appennini il nuovo volume per i soci 2022. Colibrì, la Newsletter collaborativa della comunità U-Rise (ovvero del Master in Rigenerazione Urbana e Innovazione Sociale dell’Università IUAV di Venezia), ha aperto l’anno con un numero monografico dedicato a progetti e percorsi artistico-culturali attivati in aree interne, montane, marginali a diverse latitudini del nostro paese, e l’Appennino ne è protagonista. Intanto sempre più utenti su Instagram condividono foto e video dalle terre alte più o meno innevate: l’hashtag #Appennino conta – ad oggi – oltre 342 mila post pubblicati (#Appennini invece, oltre 87 mila). Noi di CCT invece, lo scorso anno, a inizio 2021, abbiamo avviato il progetto Appennino senza confini in collaborazione con il corso PROGESA dell’Università di Bologna. E da qualche mese, aggiorniamo l’Archivio Appennino dove, grazie anche alle vostre segnalazioni, raccogliamo progetti che valorizzano le terre alte d’Italia. E sono davvero tanti, da Nord a Sud se ne contano sempre di più! Segno di un cambiamento culturale e sociale positivamente in atto nel nostro Paese, un cambiamento fondamentale per il benessere presente e futuro del nostro territorio, un cambiamento che proviene dal basso e che la politica dovrebbe con urgenza sostenere, accompagnare, facilitare. Di questa necessità ne parla in modo chiaro e appassionante un libro curato da Riabitare l’Italia e intitolato “Metromontagna. Un progetto per riabilitare l’Italia” (Donzelli Editore, 2021). Scopri di più in questo nostro articolo.

ITALIA Undici racconti di viaggi, incontri, scoperte su altrettante linee ferroviarie: a nord, sulla “ferrovia delle meraviglie” Cuneo-Ventimiglia e la Vigezzina-Centovalli da Domodossola a Locarno; nel centro, sulla Porrettana Bologna-Pistoia, la ferrovia della Garfagnana da Lucca ad Aulla, nella Bassa reggiana con la Parma-Suzzara, e ancora sulla Viterbo-Attigliano-Orte e la Avezzano-Roccasecca; poi a sud, con la Jonica e la Bari-Matera, e sulle isole, nel mondo di lava con la Circumetnea e nel cuore della Sardegna con la Macomer-Nuoro. In “Binari. Racconti di viaggi e di treni sulle ferrovie minori italiane”, lo scrittore Fabio Bertino ci racconta la sua esperienza di viaggiatore su rotaie, mostrando come sia possibile e bellissimo praticare un turismo più lento e sostenibile grazie alle ferrovie secondarie italiane. In questo libro, pubblicato nel 2021, l’autore ci racconta un modo di esplorare e vivere il nostro territorio fatto di tanti piccoli paesi e paesaggi sempre diversi, e il privilegio di poterli ammirare dal finestrino di un treno.

ITALIA Questo spazio, per adesso una semplice pagina web, raccoglie luoghi e persone che valorizzano Cultura – Creatività – Territorio dell’Appennino italiano. Vogliamo qui condividere buone pratiche, da piccoli esperimenti a realtà consolidate, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di quella “rete competente e multidisciplinare per la valorizzazione della spina dorsale d’Italia” di cui parlano Marco, Erika e Filippo, il gruppo di studentə dell’Università di Bologna (corso PROGESA) con il quale, a inizio anno 2021, abbiamo avviato il progetto Appennino senza confini. Questo archivio digitale, aperto e dinamico, sarà continuamente aggiornato, soprattutto grazie alle vostre segnalazioni! Ti invitiamo dunque a segnalarci in qualsiasi momento il tuo progetto e/o i progetti che conosci e ritieni interessanti per l’Appennino inviando una mail a hello@cct-seecity.com con oggetto “Archivio Appennino”. Grazie per la tua partecipazione! CCTeam

ITALIA “Siamo un gruppo di studentə dell’Università di Bologna e vogliamo creare una rete competente e multidisciplinare per la valorizzazione della spina dorsale d’Italia. Quest’anno 2021, abbiamo progettato un primo percorso formativo con una serie di seminari online, laboratori e infine un cammino; inoltre, insieme a CCT-SeeCity, promuoviamo una raccolta di storie per la narrazione collettiva del territorio e abbiamo ideato uno spazio di incontri (non solo) letterari per il Borgo Museo Festival. Ti va di unirti e partecipare!?” – Marco, Erika, Filippo. #AppenninoSenzaConfini

ASCOLI PICENO “Quella casetta è un filo, attraverso il quale la memoria e la prospettiva si uniscono. Da oltre 70 anni. E le sue mura, consumate dalle intemperie, parlano rivolgendosi alla Sibilla, profilo dove leggende e segreti camminano lungo sentieri battuti da viandanti e soprattutto da una fanciulla, che porta dentro una storia di resistenza e resilienza.” Così inizia la storia di Andrea Braconi, un racconto anche fotografico su Montemonaco (Ascoli Piceno, Marche). Partecipa anche tu a questa narrazione collettiva su territorio e cultura della spina dorsale d’Italia! #AppenninoSenzaConfini