Stories by the “Creative Curious Travellers 2016” about the city of Prato. Thanks to: Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci | Camera di Commercio di Prato | USE-IT Prato | LeCù | Fonderia Cultart | Biscottificio Antonio Mattei | Cibino Take Away | Gelateria Fior di Sole | Apothéke Cocktail Bar | Dolci Amari | Caffè Vergnano | Camaloon | The GIRA.
PRATO Da incurabile amante del buon cibo, durante il mio breve soggiorno in questa città (come CCTraveller), ho dovuto assaggiare tutta la cucina locale che poteva entrare nel mio corpo. Ho cercato tutte le specialità di Prato. È solo così che posso “sentire” davvero una città. Oltre a tagliatelle con funghi porcini e ribollita, ci sono diversi prodotti del territorio, realizzati proprio qui, che dovete conoscere!
Prato, situata in Toscana, ha una forte cultura gastronomica.
Qui, vi fornisco un elenco di alcuni dei prodotti più tradizionali e piatti da provare. Qui, trovate le specialità gastronomiche di Prato, i famosi cantucci e tanto altro! Più alcuni luoghi “da assaggiare”. 😉
Specialità salate di Prato
SCHIACCIATE
Come il suono della parola, con tutte quelle c… Una focaccia croccante condita con olio d’oliva e sale. Uno spuntino tradizionale e così delizioso. Un’alternativa molto molto molto più deliziosa delle chips (patatine UK). Potete trovare un’eccellente versione da Marcellino Pane e Vino.
MORTADELLA DI PRATO
La Mortadella di Prato è molto diversa da quella più conosciuta Bolognese. Prima di tutto, è speziata. I condimenti includono pepe nero, sale, aglio, macis, coriandolo, cannella, chiodi di garofano, e alchermes (liquore italiano). Ancora, entrate da Marcellino Pane e Vino dove potete chiedere di assaggiare entrambe, la Mortadella di Prato e la Mortadella di Bologna. Qui troverete anche ottimi panini.
PAPPA AL POMODORO
L’essenza della cucina povera italiana. Simile alla Panzanella, la Pappa al Pomodoro vuole solo pane, olio d’oliva, basilico, aglio e pomodoro per essere un piatto semplice ma gustoso. Nonostante le sue origini contadine, è ancora molto popolare. La troverete facilmente in qualsiasi aperitivo.
SEDANI RIPIENI
Non ero molto convinta di questo tipico piatto pratese prima di provarlo. Non sono una fan del sedano, e questo è sedano stufato. Comunque, l’aggiunta di vitello tritato, mortadella, uova, aglio e qualche ortaggio lo rende una prelibatezza. Può essere cotto al forno o fritto. Lo trovate in ristoranti storici come la Trattoria Soldano oppure in molti alimentari locali che lo vendono già preparato.
BOZZA PRATESE
I locali sono molto orgogliosi di questo bellissimo pane. Come quasi tutti tipi di pane toscano, è fatto senza sale. Il motivo risale alle grandi guerre in cui alcuni alimenti scarseggiavano. Personalmente, non comprendo il pane senza sale e senza grassi, ma questo sta a voi decidere. Io, dopotutto, vivo in Francia.
I FICHI SECCHI DI CARMIGNANO
Varietà di fichi secchi delle colline toscane locali. Serviti con formaggi e mortadella come antipasto oppure farciti con frutta secca (specialmente noci) e crema di ricotta alla fine di un pasto.
LA FARINA DI CASTAGNE
La farina di castagne viene prodotta in questa regione da secoli. Un rilancio del prodotto deve essere grato agli intolleranti al glutine.
Specialità dolci di Prato
I pratesi sono molto orgogliosi dei loro super premiati chef di pasticceria. Anche i fiorentini ammettono che Prato ha le migliori pasticcerie.
SETTEVELI
La torta a sette strati di cioccolato fatta da Luca Mannori, alla Pasticceria Mannori. Ne esiste anche una mono porzione, perfetta per merenda! Chiudete gli occhi al primo morso, per assaporare meglio tutti i suoi elementi.
PESCHE DI PRATO
Un simbolo di Prato, assolutamente da provare. Un cuore di crema dentro due soffici paste bagnate con liquore alchermes. Le migliori proclamate da tutta la città solo quelle fatte da Paolo Sacchetti. La sua Pasticceria Nuovo Mondo si trova poco prima di Piazza Duomo, in Via Giuseppe Garibaldi (al numero 23).
SCENDILETTO
Un dolce alla crema pasticcera, non necessariamente pratese ma sicuramente toscano. Gli italiani amano così tanto la loro crema, forse anche più degli inglesi?
BISCOTTI DI PRATO (O CANTUCCI)
Questi biscotti alle mandorle di fama mondiale sono tradizionalmente serviti con vin santo (vedi sotto), alla fine di un pasto. Dolci ma non troppo, buoni anche nel caffellatte o thè. Ma la domanda vera è: immergere i biscotti nel vin santo o no? Sembra che nessuno possa decidere. Trovate i migliori, gli originali, decisamente i più tradizionali e classici, al Biscottificio Antonio Mattei nel centro storico di Prato. Per vedere come vengono fatti, potete guardare il video sul loro sito web. [Attenzione: puoi riceverli a casa nella loro storica confezione blu ordinandoli su Amazon!]
Vino
CARMIGNANO
Un vino rosso storico a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, la più antica DOCG nel mondo! Già noto nel Medioevo. Uno dei preferiti della famiglia Medici. Semplicemente uno dei migliori vini della Toscana. Troverete diversi produttori a sud della città di Prato, tra i comuni di Carmignano e Poggio a Caiano, sulle colline verdi di ulivi e boschetti, lungo la cosiddetta strada dei vini. Questa zona è la più piccola d’Italia a cui è stato assegnato il prestigioso stato di DOCG. Il Carmignano è composto da Sangiovese (min 50%), Canaiolo Nero, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, e da un paio di altri vitigni in percentuali molto più piccole. Il vino è liscio e corposo allo stesso tempo. Ideale per la classica cucina toscana.
VIN RUSPO
La risposta locale al vino rosé ma con una storia molto curiosa alle spalle, che risale ai giorni della mezzadria. In tempo di vendemmia (autunno) il mezzadro (contadino), con la scusa che era tardi, ritardava il trasporto in fattoria dell’ultima tinella di uva ammostata e durante la notte “ruspava” un certo quantitativo di mosto che finiva nella sua cantina, ossia se ne appropriava. Il padrone era ben a conoscenza del giochetto, ma per amore del quieto vivere non sollevava obiezioni. Il mostofiore veniva raccolto in damigiane e vi sostava per tutto l’inverno senza essere governato. Identica la tecnica che si segue oggi, anche se invece che nelle cantine dei mezzadri si opera in quelle delle fattorie. Fu un piccolo agricoltore, Sghedoni, il primo ad imbottigliare un ruspo in questo modo. Ed oggi tutti i carmignanesi continuano la tradizione. Appena poche ore dopo la vendemmia, o al massimo il giorno successivo, il 5-10 per cento del mosto viene spillato dal fondo dei tini che daranno poi vita al vino Carmignano. Una volta poi chiarificato, nel giro cioè di uno o due giorni, viene quindi travasato in un altro recipiente dove avverrà la fermentazione. Questo vino rosato, fresco e frizzante, è ideale per un aperitivo, soprattutto in estate.
VIN SANTO
Oh, che nettare è questo, il vino dolce per eccellenza della Toscana. Al momento della vendemmia vengono scelte le uve migliori, i cui grappoli, deposti su uno strato di foglie e trasportati in cassette di legno, vengono lasciati appassire su castelli e graticci di canna in grandi stanze ventilate. Qui rimangono per quattro mesi, durante i quali si aprono le finestre ai venti asciutti del nord; si chiudono e si brucia un po’ di zolfo quando imperversa lo scirocco. A gennaio, quindi, i chicchi sani vengono “diraspati” e pigiati e il liquido ottenuto è messo in recipienti di modesta capacità. Qui, in ambienti di solito sotto tetto (in modo che il mosto possa sentire gli sbalzi termici del cambiamento delle stagioni), il vino è lasciato invecchiare per tre o quattro anni. Si ottiene un giallo ambrato brillante di almeno 16 gradi, che in bottiglia può essere invecchiato per un periodo molto più lungo e affinarsi indefinitamente. Il risultato è un vino denso come l’olio di oliva e assolutamente succulente. Da consumare alla fine di un pasto, insieme al dessert. Ideale, come vuole la tradizione locale, per inzupparci i “cantuccini” di Prato. Il migliore si dice sia quello di Capezzana. A quanto pare, il preferito anche dal Papa!
NOTA: è possibile trovare la maggior parte di questi prodotti e molte altre varietà, rigorosamente locali, nel negozio in centro città “Atipico” (via Ricasoli, 13).
Alcuni luoghi da assaggiare:
APERITIVO
Le Barrique Wine Bar: un ambiente molto bello. Attenzione il mercoledì sera: sarete circondati da giovani ragazzi italiani (niente male) che cercano di cantare al karaoke.
SCHIACCIATA & MORTADELLA
Pane e Vino Marcellino: ottimi panini in un luogo intimo e accogliente dove è facile ritrovarsi a conversare.
COME VUOLE LA TRADIZIONE
Trattoria Soldano: ristorante popolare e storico, un’istituzione a Prato; ricette della tradizione, fatte come a casa.
UN PASTO DAVVERO BUONO
Pizzeria Maggie: semplicemente il miglior Tiramisù che abbia mai avuto. Molto popolare tra i locali. Dopo un po’ di ricerche, siamo andati qui la nostra ultima sera perché era vicino casa. Il miglior pasto, e il più economico, che abbiamo avuto a Prato! Nota: avrete bisogno di un auto per raggiungere questo locale, nel quartiere di Santa Lucia.
UN COCKTAIL DA RICORDARE
Apothéke Cocktail Bar: un bar in stile vecchia farmacia che serve indimenticabili cocktail, sia classici che creativi.
NOTA: puoi scaricare l’articolo, con tecnologia GPS, su GPSmyCity; così, mentre sarai a giro per Prato, potrai avere tutte queste info con te, anche offline.
Puoi leggere la storia e vedere altre foto sul blog di Ashley: