BERLIN Ho un debole per le capitali, odio dirlo. Berlino però non è come le altre, e non riesco a sottolinearlo abbastanza. Le sue vibrazioni urlano che tu sia chiunque tu voglia essere indipendentemente dal giorno della settimana. I miei ricordi più cari provengono dall’M29, un autobus che va da un’estremità all’altra di Neuköln. Sedendo al piano superiore e al posto davanti, puoi vedere Berlino dall’alto, quasi come se la città fosse dentro i tuoi pensieri. Le svolte erano i momenti migliori, l’autobus sembrava andare a sbattere contro i graziosi appartamenti dei palazzi lungo le strade ma non lo faceva mai.
Berlino ti offre buon cibo, opzioni economiche che non hanno nulla a che fare con la qualità. I ristoranti di Döner kebab sono più facili da individuare di un amico in una stanza affollata. Puoi assaggiare Berlino nel cibo, nelle bevande, questa città non è solo un posto, evoca una sensazione forte che posso solo nominare Berlino. Mitte, la parte centrale della città parla bene l’inglese ed è piena di ostelli per studenti con un budget limitato e giovani che cercano divertimento.
Io connoto Berlino con il mio anno sabbatico, un anno che connoto anche con la crescita di me stessa. Anche se stava lentamente volgendo al termine la mia permanenza a Berlino, è accaduto molto in quel periodo degli ultimi due mesi. Ricordo come andare ad un concerto di Stormzy, mi abbia portato anche al Carnevale. Nonostante le forti piogge, più della metà di Berlino è rimasta chiusa per il Carnevale: i residenti hanno sfilato, ballato, bevuto e venduto snack. Migliaia di stands con oggetti messi l’uno accanto all’altro sembravano passare il tempo divertendosi, proprio come i visitatori.
Ricordo di aver quasi perso mio nipote di 5 anni dopo aver guidato con la sua piccola bicicletta per avventurarsi troppo in fretta perché io riuscissi a seguirlo. Lo avevo portato a prendere un gelato su un ponte vicino a Pflügerstrasse, perderlo sembrava solo una finzione finché non fosse successo davvero. Fortunatamente, grazie al cielo è tornato, il mio piccolo berlinese è tornato allo stesso percorso da cui era scomparso.
Se stai cercando una città che dorme, Berlino non è il posto dove andare. C’è sempre qualcosa da fare, anche di domenica. Sempre qualcuno da incontrare o da ritrovare. Ribadisco un pensiero: uno può essere qualcun altro ogni nuovo giorno della settimana. Vedi la diversità nel linguaggio, nel colore, nella moda, ne parli. Sei sempre occupato, da parte della mia personalità o ciò di cui ho bisogno, ma a me piacciono le folle. Come essere un granello nella sabbia di gente attorno.
Berlino ha il mio cuore. Una città come nessun’altra, un collettivo di persone da ovunque… E tutto ciò è un resoconto di me e del mio tempo trascorso a Berlino. Lunga vita a Berlino, lunga vita a quello che fa per noi.