Un weekend a Pistoia

Austin Blair
Il Pozzo del Leoncino in Piazza della Sala.

Stories by the “Creative Curious Travellers 2017” about the city of Pistoia. Thanks to: Giorgio Tesi Group | Discover Pistoia | NATURART | La Sala | FAI Giovani – Pistoia | BrickScape.it | Brandini – Pistoia | Comune di Pistoia | Pistoia Italian Capital of Culture 2017.


* foto gallery dopo l’articolo

PISTOIA, estate. Le strade – coi suoi palazzi gialli, rosa e arancioni, interrotti da “chiese zebrate“, archi e altri dettagli architettonici a strisce bianche e nere – dormono tranquille nelle ore più calde del giorno ma c’è una piccola e antica piazza – Piazza della Sala o semplicemente “la Sala“, come dicono qui (dai tempi dei Longobardi) – che invece è quasi sempre sveglia: la mattina è la piazza del mercato, banchi di frutta e verdura; la sera è la piazza della movida, tavoli di locali e forestieri che si ritrovano a bere una birra o un bicchier di vino in compagnia di amici e buon cibo; un punto d’incontro dopo gli impegni di lavoro oppure dopo una visita ai musei e alla montagna.

Il Pozzo del Leoncino in Piazza della Sala.
Il Pozzo del Leoncino in Piazza della Sala.

Le strade si fanno stradine e poi diventano vicoli sempre più stretti fino ad arrivare qui, nel cuore pulsante della città: negli ultimi anni, Piazza della Sala e la sorella più piccola, Piazzetta dell’Ortaggio, si sono trasformate, coinvolgendo sempre di più le arterie attorno, in una sorta di distretto enogastronomico con bar e ristoranti per ogni gusto e palato, diversi tra loro per stile e menù ma con un denominatore comune: la qualità dei prodotti locali. Prodotti che vengono soprattutto dalle montagne vicine, dove da sempre pistoiesi e villeggianti trovano aria fresca e pulita in estate, e neve (naturale o artificiale) in inverno (l’Abetone, la località più alta, è stazione sciistica).

Le dolci montagne dell’Appennino tosco-emiliano, si possono facilmente raggiungere dalla città, sia in auto che in bus o treno; in quest’ultimo caso, si viaggia sulla storica linea “Porrettana” che dal 1864 collega Pistoia a Bologna: quest’opera ingegneristica, con 47 gallerie e 35 ponti e viadotti, fu al tempo di grande valore ed il primo collegamento ferroviario in Italia ad attraversare interamente la dorsale appenninica. 

Il Ponte Sospeso (delle Ferriere) di San Marcello Pistoiese, costruito nel 1922.
Il Ponte Sospeso (delle Ferriere) di San Marcello Pistoiese, costruito nel 1922.

E a proposito di ingegno, tra le mete più curiose, a un’oretta da Pistoia, c’è un luogo in particolare che continua a divertire le famiglie del posto e ad attrarre i viaggiatori di ogni dove: il Ponte Sospeso (delle Ferriere) di San Marcello, una passerella pedonale che collega i due versanti del torrente Lima tra i due piccoli borghi, nascosti da boschi, di Mammiano Basso e Popiglio; un ponte che nel 1990 – per la sua lunghezza di 212,4 metri – è stato inserito nel Guinness dei Primati come “il ponte sospeso pedonale più lungo al mondo” (superato in seguito da altri, resta comunque tra i primi). La sua progettazione si deve all’ingegnere Vincenzo Douglas Scotti, direttore per molti anni dello stabilimento metallurgico (oggi chiuso) di Mammiamo Basso. Costruito nel 1922, serviva ad abbreviare il faticoso percorso che i numerosi operai provenienti da Popiglio dovevano quotidianamente fare per andare a lavoro. Oggi, dopo varie manutenzioni, continua ad essere attraversato da curiosi provenienti da tutto il mondo che, nonostante il rischio di vertigini, vogliono provare quella strana ed unica sensazione di camminare sospesi in mezzo ai monti, cullati dal lieve movimento della struttura che ondeggia con il passaggio delle persone. Così leggera, eppure così sicura.

Quindi, dopo aver attraversato uno dei ponti sospesi pedonali più lunghi al mondo, viene proprio voglia di scoprire cos’altro nasconde la montagna pistoiese e allora si possono seguire i vari itinerari tematici suggeriti dall’Ecomuseo. Dopo una giornata trascorsa tra curve e panorami, grandi alberi e minuscoli centri abitati pieni di storie, in poco più di un’ora si è di nuovo in pianura, in mezzo ai vivai che circondano la Città. Si ha così la sensazione che qui gli esseri umani, pur avendo costruito un bellissimo centro urbano, ricco di arte e cultura, non abbiano mai voluto staccarsi troppo dalla Natura.

[testo: CCTeam + foto: Austin Blair]


COLORI

Giallo, rosa, arancione: i colori della città.
Giallo, rosa, arancione: i colori della città.

DETTAGLI

Il Pozzo del Leoncino in Piazza della Sala.
Il Pozzo del Leoncino in Piazza della Sala.
Decorazione esterna della Cattedrale di San Zeno, il Duomo di Pistoia.
Decorazione esterna della Cattedrale di San Zeno, il Duomo di Pistoia.
La statua del Cardinale Forteguerri in Piazza dello Spirito Santo, Pistoia.
La statua del Cardinale Forteguerri in Piazza dello Spirito Santo, Pistoia.
Piazza Garibaldi, Pistoia.
Piazza (e statua di) Garibaldi, Pistoia.
Palazzo (e Museo) Fabroni.
Ingresso di Palazzo (e Museo) Fabroni.
Dal 1999 in Piazza Giovanni XXIII, che un tempo ospitava un pozzo, è collocata l'opera dell'artista pistoiese Gianni Ruffi: "La luna nel Pozzo".
Dal 1999 in Piazza Giovanni XXIII, che un tempo ospitava un pozzo, è collocata l’opera dell’artista pistoiese Gianni Ruffi: “La luna nel Pozzo”.

STRADE

Tutte le strade di Pistoia portano a "la Sala".
Tutte le strade di Pistoia portano a “la Sala“.

LA SALA

L'ora del tramonto è il momento in cui Piazza della Sala e i vicoli attorno iniziano a trasformarsi in un'unica grande "sala da cena".
L’ora del tramonto è il momento in cui Piazza della Sala e i vicoli attorno iniziano a trasformarsi in un’unica grande “sala da cena”.
La Luna sopra La Sala.
La Luna sopra La Sala.

AMICI

IN MONTAGNA: il “Ponte Sospeso” di San Marcello Pistoiese

Il Ponte Sospeso (delle Ferriere) di San Marcello Pistoiese, costruito nel 1922.
Il Ponte Sospeso (delle Ferriere) di San Marcello Pistoiese, costruito nel 1922.

INTORNO ALLA CITTÀ

Pistoia è conosciuta come "la città delle piante" perché letteralmente circondata da vivai: qui il vivaismo è la più importante attività economica, tradizione nata a metà '800 e che si è fortemente sviluppata dal secondo dopoguerra.
Pistoia è letteralmente circondata da vivai: qui il vivaismo è la più importante attività economica, una tradizione nata a metà ‘800 e che si è fortemente sviluppata dal secondo dopoguerra. Pistoia si è così fatta conoscere al mondo come “la città delle piante”.

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