Bundi: topi, pipistrelli, scimmie e arte sopraffina

Andrea Piotto | Andrea pi8

BUNDI, Rajasthan, India. La cittadella si arrampica per una stretta gola tra i monti Aravalli, fino al palazzo del Maharaja, un edificio maestoso e disabitato, regno di topi, pipistrelli e di un’arte sopraffina.


La strada medievale, di ciottoli e pietroni, una lunga rampa in salita, capannelli di scimmie, un portale “mastodontico”, e poi un sincero stupore.

Il palazzo di Bundi ha un livello superiore interamente riservato alla regina e alla sua corte. Qui si trovano i dipinti più incredibili, e ancora più incredibile è che sia praticamente deserto, qualche turista e nessun custode.

Questa sensazione di solitudine cresce quando le guardie ti consegnano un bastone e sogghignando “beware of monkeys” se ne vanno giù per la discesa, lasciandoti a proseguire verso la cima della collina, verso il Forte di Taragarh.

Questa struttura vive in una dimensione propria, è stata invasa dalla vegetazione, le scimmie la abitano; si può esplorare, nel “silenzio” della giungla, un intricato complesso di stanze, spesso affrescate; ci si può inventare il proprio percorso, quasi come dei moderni esploratori… ed è fantastico.


A Bundi ho avuto la possibilità di stabilire un campo base e visitare in motocicletta l’outback del Rajasthan e la campagna sterminata che lo compone, scoprendo incisioni rupestri e realtà tribali, tutte cose che vi racconterò nei prossimi posts… quindi seguitemi!

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