
Roberto Becattini
BUENOS AIRES È una domenica pigra e soleggiata a Buenos Aires. Ho appuntamento alle 11 a casa di Heldo, amico argentino che ho ospitato e conosciuto a Firenze l’anno prima, tramite il sito di couchsurfing.
Heldo abita in un monolocale al 7° piano e per aprirmi deve prendere l’ascensore. Questa è una scena normale “acà”, quando non c’è il “concierge”. Il mio amico è un pittore, un giovane (34 anni ad agosto) artista autodidatta, che, dopo aver studiato giornalismo all’Università, fatto teatro e praticato shiatsu, qualche anno fa ha cominciato a dipingere e non ha più smesso.
“Il mercato dell’Arte qui non è così fiorente come in Europa”, me comenta. La maggior parte delle Gallerie sono concentrate tra i barrios più snob di Recoleta e Palermo Vieja. Le occasioni per emergere ci sono, ma Heldo Thorel ha fatto i suoi migliori affari con acquirenti statunitensi che avevano visto i suoi lavori online, questo nonostante le feroci imposte doganali che il suo protezionista paese applica.
Gli eventi principali che durante l’anno coinvolgono gli operatori del settore sono le Gallery Nights, ogni ultimo venerdì del mese e/o primo giovedì, la Feria di Arte BA, quest’anno dal 23 al 26 maggio, i cui stand espositivi sono però costosissimi per gli artisti argentini (5.000 pesos ovvero 500 euro circa per 3 giorni), o la più accessibile e permanente Las Rurales in Plaza Italia, ex Fiera Agricola. Altrimenti c’è Saatchi, dove Heldo ha creato il suo profilo, che però gli costa il 30% di commissione su ogni quadro venduto.
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Per arrotondare Heldo compra e vende computer con la slot per i floppy disk; sebbene Buenos Aires sia una foresta di wi-fi, le novità hi-tech qua arrivano un po’ dopo che in Europa; non consiglio a nessuno di esibire troppo in strada l’ultimo modello di Samsung smartphone o tablet o I-pad, la piccola criminalità è diffusa ed è meglio camminare sempre in vie illuminate e non deserte, a qualsiasi ora del giorno o della notte.
A questo punto ci incamminiamo alla ricerca di un ristorantino dove almorzar a dovere. E lì la mia anima trash anche un po’ mainstream mi spinge a parlargli dell’ineffabile Andrea Diprè. La reazione al video della ormai leggendaria intervista con Osvaldo Paniccia è abbastanza divertita.
Heldo è un tipo abbastanza timido, sicuramente avrà pensato “Povera Italia!”. Per approfondimenti, consiglio la visione dell’ottimo film argentino “El Artista“ di Cohn e Duprat.
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Heldo Thorel
Site: heldothorel.com.ar | Facebook: Heldo Thorel