Giulia Dedionigi
Una sfida all’ultimo hamburger. Da una parte il colosso americano, con la sua famosa M gialla, dall’altra un nuovo arrivato. A New York, 4food, un piccolo locale salutare vuol mettere in crisi l’intera cucina americana. Qui non esiste menù: solo ingredienti freschi, di stagione e cotti al momento. Un attacco diretto al junk-food in un’America che si lascia contagiare dalle mode per il biologico, l’organico e il vegetale.
Della tradizione a stelle e strisce mantiene solo un ingrediente: la velocità. Poche le regole: scegliere la combinazione – 96mila milioni quelle possibili –, dare un nome al proprio panino, spedire la prenotazione via internet e passare a ritirare tutto in negozio. La tentazione di avere un hamburger con il proprio nome è troppo forte. Una risposta divertente anche alla crisi economica: la ricetta scelta viene registrata in un database, il panino diventa d’autore e il proprietario, da quel momento, guadagna 25 centesimi ad ogni ordinazione a suo nome. E tutto diventa un gioco.