Patric Alfred Haroldo | pharoldo
L’acqua dell’Arno spruzza ancora luce. Prima d’incontrar la luna, vanitoso il sole si specchia sempre al fiume per truccarsi un po’ di rosa. Sulla dolce salita, alcune curve tra mucchi d’alberi fino al piazzale. Qui parcheggi l’auto e poi ti affacci alla città. O forse è lei che si affaccia al tuo sguardo e prepotente entra negli occhi. Firenze, da quassù, è un dipinto. E ogni sera è la stessa meraviglia proprio perché i colori sono altri, diversi da ieri, con quelle folli e perfette sfumature… E sono pennellate di geni: lì Giotto, là Brunelleschi. È un quadro senza cornice, un sogno rinascimentale, un incanto carnale.
– Elena Mazzoni Wagner