PRATO Anche quest’anno gioia libera tuttə – il progetto di CCT studio dedicato al femminismo – partecipa al Festival Femminista che per tutto il mese di Febbraio occuperà la città di Prato! Qui trovate il programma nei dettagli, prima però vi diciamo dove-quando-come troverete GLT… e promettiamo che domenica 16 febbraio sarà una giornata di potentissima gioia liberatrice, non perdetevela! 😉 CCTeam & GLTeam

PRATO-FIRENZE Quest’anno, nel Calendario OFF della VII edizione del Festival L’Eredità delle Donne (che si tiene nel capoluogo toscano, presso Manifattura Tabacchi, dal 22 al 24 Novembre 2024) c’è anche la Residenza Creativa di CCT (con sede a Prato) pensata per offrire ospitalità in cambio di una storia sul futuro femminista ovvero su come sia possibile immaginare (quindi creare) un futuro sempre più femminista a partire da una riflessione sui territori che abitiamo e attraversiamo come cittadinə e viaggiatorə. E con questo piccolo evento-satellite in pieno stile CCT e tanta tanta emozione, andiamo finalmente online con il sito web [www.gioialibera.it] del nostro progetto gioia libera tuttə, un sogno sbocciato esattamente un anno fa per mappare e raccontare l’Italia Femminista! #SeeCity #CCTravellers #EDD2024 #ItaliaFemminista #gioialiberatuttə

ITALIA I principali vocabolari (come ad esempio il Treccani) spiegano che il color carne è “un colore rosa pallido, simile a quello della carne umana”. Su questa folle ma anche comune espressione, hanno di recente lavorato due professioniste della comunicazione, co-fondatrici di Bold Stories. La loro riflessione e ricerca è diventata un progetto di advocacy per “cambiare colore al color carne, da rosa a tutti i colori dell’umanità”. Ci è venuta allora in mente una poesia, À mon frère blanc di Léopold Sédar Senghor, che dimostra l’assurdità di un’altra espressione “toubab”: persona o popolazione di colore. Con le parole pensiamo, comunichiamo, creiamo cultura, facciamo politica, costruiamo società. Ne dobbiamo avere estrema cura. Evviva quindi chi si interroga, evviva il pensiero critico che ci libera dai preconcetti, che ci aiuta a decostruire la “norma”.

PALERMO “Perché lei? Perché darle uno spazio? Si pensava che cercassi uno spazio per mettere in mostra le mie foto ma qui non ne vedrete neanche una. L’ambizione è molto più alta. Io voglio veder crescere gli altri, voglio scoprire talenti e coltivarli. E quindi quello che vedrete non saranno le mie foto ma, vicino la porta del mio studio, un neon rosso realizzato da Riccardo Gueci: picchì idda?”