PRATO e la sua Val di Bisenzio in una mappa realizzata da Comò Mag. dopo aver partecipato alla terza edizione di TAI – Tuscan Art Industry. Per ogni luogo, un breve racconto dell’esperienza che ha trasformato i nostri viaggiatori creativi e curiosi in persone sempre diverse. #CCTravellers for TAI 2017

PRATO “Alcuni viaggi sembrano più importanti di altri, diremmo anche più degni di nota. Non c’è bisogno di andare molto lontano per trovare la bellezza e scoprire grandi cose nel mondo. È quello che abbiamo appreso mentre stavamo visitando Prato. Una città apparentemente piccola in Toscana, a 20 minuti da Firenze. Piccola in apparenza, ma grande con tutto ciò che offre, in termini di storia, cibo e ovviamente di cultura. Quello che pensavamo sarebbe stato solo un altro viaggio, da vivere come facciamo di solito, si è rivelato essere molto di più.” Qui il racconto di Jennifer Padjemi & Mélody Thomas, giornaliste parigine, amiche e fondatrici di What’s Good Newsletter! #CCTravellers2016

PRATO Ci piace tantissimo questa frase di Jane Jacobs: “Old ideas can sometimes use new buildings. New ideas must use old buildings.” – tradotta in Italiano: “Le vecchie idee possono talvolta utilizzare nuovi edifici. Le nuove idee devono utilizzare vecchi edifici.” – e ci è tornata in mente lo scorso weekend, a Prato, dove abbiamo scoperto che esiste un gruppo di attiviste (ci piace chiamarle così e ci piace pure che siano quattro giovani donne) che utilizza le vecchie fabbriche della città, in particolare quelle in stato di abbandono, per coinvolgere la comunità in un dialogo e confronto tra storia e presente, attraverso linguaggi contemporanei e universali (come l’arte) che possono attrarre un pubblico anche da lontano, e immaginare per questi luoghi, oggi in disuso, una nuova vita, un futuro. #CCTravellers for TAI 2017

PRATO è un viaggio nell’arte contemporanea con undici fermate. Undici perché ad oggi sono undici gli spazi indipendenti (alcuni giovani, altri con una storia già importante) che nel 2016 – in occasione della riapertura del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci – hanno deciso di unirsi in una rete chiamata .CON (PuntoCon) e poi di dar vita ad un nuovo Festival. Vi raccontiamo tutto insieme ad alcuni #CCTravellers2016