PISTOIA Comò Mag. racconta storie attraverso il rapporto diretto con le persone. Trova ispirazione in chi dedica tempo alle proprie passioni. Per questo, durante l’esperienza da CCTravellers, ha deciso di soffermarsi su chi la città la vive ogni giorno in modo curioso e creativo: “Ci siamo immersi per tre giorni nella vita pistoiese e ora i nostri cassetti sono colmi di storie nuove da condividere. Vi lasciamo al nostro viaggio, fatto di volti e parole, quelli delle persone belle che abbiamo incontrato.” #CCTravellers2017

GOLD COAST, AUSTRALIA Sono tante le cose che sembrano funzionare al contrario quaggiù. Ad esempio, il vento caldo viene da nord, mentre quello che spira da sud porta aria fredda. E non ci si sente mai distanti dalla natura, come capita invece nel Vecchio Mondo. L’urbanizzazione, per quanto scarsamente regolamentata in certe aree, non riesce a imporsi: le città sono una spruzzata di asfalto e cemento in grembo al paesaggio naturale. Tra migrazioni di balene e ibis a fare spesa per le vie del centro, continua il nostro diario etnografico dal paradiso del surf… #002

COSENZA, LORICA. Nel cuore del Parco Nazionale della Sila: un’immensa distesa di verde e di laghi, ricca di attività sportive e culturali. La sorpresa più bella? L’antico bosco monumentale dei cosiddetti Giganti, dove non si può far altro che volgere gli occhi in alto, a cercare la cima di questi alberi infiniti, le loro teste che ci sovrastano e reggono il tetto del mondo.

In attesa di vedere il mediometraggio finale realizzato dai due registi, Mainetti e Segre, vi mostriamo il nostro corto! GRAZIE di cuore a tutte le persone, citate in apertura e nei titoli di coda, che hanno collaborato a questo cortometraggio – che, secondo noi, è bellissimo ma, ovviamente, siamo di parte. Adesso tocca a voi giudicare… quindi BUONA VISIONE! 🙂

UGANDA Immaginatevi la scena: è la mattina di Natale e siamo in mezzo alla Bwindi Impenetrable Forest, estremo sud dell’Uganda, al confine con Rwanda e Repubblica Democratica del Congo, per cercare di incontrare qualche gorilla nel suo habitat naturale. Neanche il tempo di arrivare e scopriamo perché la chiamano foresta impenetrabile: non esistono sentieri tracciati, solo fitta vegetazione.