ASCOLI PICENO “Quella casetta è un filo, attraverso il quale la memoria e la prospettiva si uniscono. Da oltre 70 anni. E le sue mura, consumate dalle intemperie, parlano rivolgendosi alla Sibilla, profilo dove leggende e segreti camminano lungo sentieri battuti da viandanti e soprattutto da una fanciulla, che porta dentro una storia di resistenza e resilienza.” Così inizia la storia di Andrea Braconi, un racconto anche fotografico su Montemonaco (Ascoli Piceno, Marche). Partecipa anche tu a questa narrazione collettiva su territorio e cultura della spina dorsale d’Italia! #AppenninoSenzaConfini

ITALIA “Curioso come una catena montuosa, barriera naturale per antonomasia, sia in realtà una cerniera, che unisce persone e sentimenti. Un paese ci vuole, come diceva Pavese, non fosse che per il gusto di andarsene via – e di tornarci. E io in ognuno di questi paesi mi sono appropriata di una storia, di una voce, di un sasso, di una foglia, di qualcosa che fosse un pretesto per tornarci e per sentirmi a casa, sempre.” Una storia fatta di luoghi e persone, un viaggio per l’Italia in verticale di e raccontato da Cristina Soldano. Partecipa anche tu a questa narrazione collettiva su territorio e cultura della spina dorsale d’Italia! #AppenninoSenzaConfini

ANCONA Le Marche candidano i Monti Sibillini e la fascia appenninica regionale a Riserva “MAB – Man and Biosphere” Unesco: un progetto per valorizzare il territorio e rilanciare in particolare le aree interne, da Ascoli a Pesaro. Con questa bella notizia, condividiamo un video di tre intensi minuti che fa proprio venir voglia di raggiungere subito le cime di “quei monti azzurri” (come li ricordava il poeta Leopardi).

MACERATA Il progetto Anime Di Strada – “L’arte ufficiale della rivoluzione” a Civitanova Marche – aggiunge un altro tassello a quello che, anno per anno, sta facendo del quartiere periferico di Via Verga un vero e proprio museo a cielo aperto. Ve lo avevamo già raccontato e adesso ve ne riparliamo con la stessa passione perché si è appena concluso un nuovo bellissimo atto di questa coloratissima rivoluzione che – quest’anno – ha già chiamato all’appello prima il filippino Jerico e poi i Koz Dos da Caracas. E come sempre anche tutti gli abitanti del quartiere!