Occhi secchi e stanchi? Cause, consigli e rimedi casalinghi

Cassie Boca

Al giorno d’oggi è difficile fare a meno di utilizzare smartphone, computer e schermi che emettono luce blu per tempi prolungati. Proprio per questo motivo, anche se si è dotati di un’ottima vista, può capitare che al finire del giorno si abbia la sensazione di avere gli occhi stanchi e secchi, oltre ad una visibilità più o meno offuscata. Alcuni ricercatori hanno descritto tale fenomeno con il termine “Computer Vision Syndrome”, spiegando come la prolungata esposizione agli schermi dei moderni dispositivi tecnologici può portare a fastidi oculari e problematiche che non devono assolutamente essere trascurate.

Proprio per questo motivo, e specialmente per chi lavora in smart working o in modalità ibrida, è consigliato consultare un medico oculista almeno una volta all’anno. Un professionista, infatti, può aiutare ad attenuare i danni della luce blu sull’apparato oculare e può prescrivere, all’occorrenza, specifici colliri o particolari occhiali in grado di filtrare le radiazioni nocive per la vista. Limitare l’utilizzo prolungato di questi device tecnologici, insomma, rappresenterebbe l’ideale, ma la società odierna ci impone continuamente di esporci a display digitali. In questi casi, dunque, è necessario rendersi consapevoli dei possibili rischi e prendere delle semplici misure di cautela.

Home Smart Working – photo by Cassie Boca

Lacrime artificiali e colliri per lenti a contatto

Una delle principali conseguenze derivanti dall’eccessiva all’esposizione alla luce blu è proprio la secchezza degli occhi. Questo accade perché, durante l’utilizzo di apparecchi digitali, inconsapevolmente tendiamo a sbattere le palpebre con meno frequenza. Questo fa sì che l’occhio non viene messo nella condizione di idratarsi a sufficienza, e lo stesso vale anche se indossiamo lenti a contatto o occhiali da vista di qualsiasi gradazione.

Colliri per lenti a contatto, lacrime artificiali e gel idratanti, quindi, possono essere ottimi rimedi per aiutare gli occhi a mantenersi idratati nel corso dell’esposizione ai display digitali. Gli esperti raccomandano di utilizzare colliri e altri prodotti di questo tipo dalle due alle quattro volte al giorno. Si tratta generalmente di composti naturali, privi di componenti chimici che possano portare a controindicazioni. Malgrado ciò, è bene non esagerare per non alterare le normali proprietà auto idratanti dei nostri occhi.

Tenere una distanza appropriata dagli schermi

Una soluzione concreta al problema della luce blu può essere trovata grazie al mantenimento di una corretta distanza da schermi e display digitali. Secondo gli esperti di oculistica, infatti, sarebbe sempre opportuno assicurare una distanza dallo schermo che si utilizza di almeno 50-70 centimetri. Tale distanza può variare in base alla grandezza dello schermo o del monitor di riferimento, e in ogni caso consente di avere una buona visibilità pur proteggendo a dovere l’apparato oculare.

Un’altro suggerimento che spesso viene fornito rispetto a tale fenomeno, inoltre, riguarda la posizione della testa. Che si stia lavorando al pc o che si stia seguendo invece una trasmissione in televisione, occorre che lo sguardo sia proiettato sempre dall’alto verso il basso. Questo consente all’utente di mantenere uno sguardo rilassato e di non sforzare eccessivamente la vista. Proprio per questo motivo, negli ultimi anni, sono in commercio tantissimi supporti per monitor che consentono di alzare il proprio dispositivo e di tenerlo a vista in una posizione quanto più comoda e congeniale possibile.

Staccare gli occhi dallo schermo ogni 2 ore

Come già accennato in precedenza, in alcuni contesti non è possibile fare a meno di utilizzare in modo prolungato dispositivi tecnologici dotati di display a luce blu. È possibile, però, permettere all’occhio di rigenerarsi fornendogli una tregua almeno ogni due ore di esposizione. L’ideale, anzi, sarebbe affacciarsi alla finestra di casa o fare due passi nel proprio terrazzo. Basterà, infatti, posare gli occhi per alcuni minuti su un oggetto e metterlo a fuoco in maniera graduale per poter avvertire immediatamente un miglioramento rispetto al problema della secchezza e della poca idratazione.

Se non dovesse essere possibile concedersi un break ogni 2 ore, si può ovviare ugualmente effettuando tale operazione rimanendo fermi alla propria postazione da lavoro. Si può scegliere di posare lo sguardo su una tenda, sulla propria scrivania, sulle proprie mani o persino sui tasti del vostro laptop. Quello che importa, insomma, è interrompere per qualche istante l’esposizione alle radiazioni blu emesse dallo schermo digitale. In questo modo l’occhio potrà tornare a reidratarsi nella maniera corretta e vi permetterà di riprendere a lavorare con una maggiore attenzione.

Attivare la modalità filtro schermo

Un ultima precauzione che è possibile prendere per proteggere i propri occhi, infine, è proprio l’attivazione della modalità filtro schermo (o modalità oscura). Moltissimi dispositivi di nuova generazione, infatti, consentono di applicare un particolare filtro allo schermo, in modo che l’esposizione al display risulti meno aggressiva rispetto agli occhi. Generalmente questa modalità applica allo schermo un particolare filtro che rende i colori più tenui e meno d’impatto. Questa utilissima funzionalità rappresenta l’ideale specialmente per chi utilizza lo smartphone in maniera prolungata durante le ore notturne.

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