Oltre l’Arno, L’altra Firenze!

Antonio Bruni | Arte & Cultura in Toscana
* photo credits: g_u

OltrarnoFIRENZE Ma in questa città ci sono solo turisti? La domanda è d’obbligo per chi passeggia nelle affollate vie del centro storico, ascoltando tutte le lingue del mondo e incontrando persone di ogni continente, intente a fotografare e comprare souvenir. Se siamo alla ricerca della Firenze ruspante, autentica e sanguigna, forse conviene continuare il cammino sulla sponda sinistra del fiume Arno. Oltrarno (o Diladdarno), è il nome popolare della rive gauche di Firenze, nella quale ancora oggi è possibile incontrare per strada non solo turisti, ma anche tanti veraci fiorentini che qui risiedono e lavorano. In questa parte della città, infatti, vi sono tante botteghe artigiane di lunga tradizione, dal cuoio alla carta marmorizzata, orafi e argentieri e, nella nobile e antica Via Maggio, antiquari e rigattieri. Per gli amanti della movida, l’Oltrarno è il luogo perfetto coi localini di Piazza della Passera o i caffè e pub di Piazza Santo Spirito. Ma qui non c’è solo vita notturna: col suo mercatino, Piazza Santo Spirito ci riporta alla Firenze popolana di Vasco Pratolini, che proprio in questo quartiere ambientò alcuni dei suoi memorabili romanzi, tra cui “Le ragazze di San Frediano” (da cui venne tratto anche un pregevole film). In questa zona, poi, ci sono ristoranti ed enoteche che da soli valgono la passeggiata. A questo punto, però, la domanda che viene spontanea è: “Ma… e l’Arte? È tutta sull’altra riva?”

Assolutamente NO! Basti solo pensare a Palazzo Pitti che ospita inconfutabili musei, dalla Galleria Palatina al Museo del Costume, oltre all’immenso Giardino di Boboli voluto da Eleonora di Toledo, moglie ricchissima di Cosimo I, che lo fece progettare dal Tribolo. E per qualsiasi amante dell’arte, non sarà certo necessario ricordare neppure la Chiesa di Santa Maria del Carmine, dove si trova la cappella Brancacci, con gli affreschi di Masolino e Masaccio, forse la prima cappella rinascimentale al mondo. Continuando nella scoperta delle bellezze artistiche in Oltrarno, vale senz’altro la pena entrare in Santo Spirito, Basilica agostiniana progettata da Brunelleschi, che dà il nome all’omonima e già citata piazza. Nell’interno rinascimentale della Chiesa si conserva anche un giovanile crocefisso di Michelangelo, che l’artista avrebbe regalato al priore per ringraziarlo della possibilità di studiare anatomia usando i cadaveri dell’ospedale del convento, pratica all’epoca illegale e, peggio ancora, immorale. Ma l’arte in Oltrarno si respira ad ogni passo, e, dopo un gelato (qua si trovano anche alcune delle gelaterie più buone) si potrebbe visitare la Chiesa di Santa Felicita o il manieristico cenacolo della Calza, dipinto nel 1514 dal Franciabigio. E se ancora non siamo stanchi di camminare, possiamo concludere la giornata in bellezza attraversando il quartiere di Porta San Niccolò – in queste vie si trovano molti locali ma anche vari atelier artistici, come quello di Clet (lo street artist dei segnali stradali) – e poi salendo su per il Giardino delle Rosefino alla terrazza di Piazzale Michelangelo. E quassù, è impossibile dire altro. Resta solo la vista, mozzafiato.

Che dite, ci facciamo una passeggiata insieme? INFO: ACT | Arte & Cultura in Toscana

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