Michele Moricci | THE BRUXELLES DIARIES – THE ART WALK
BRUXELLES Passeggiando per Bruxelles, si ha l’incredibile sensazione di fare il giro del mondo. La città passa dalle atmosfere belle époque tra palazzi in stile art noveau di Paris alle strade ripide di San Francisco, dalle ampie piazze gremite di gente e di cafè sovrastati da palazzi usurati dal tempo come a Barcelona, alle eleganti strade costellate di negozi chic e antiche chiese dall’architettura gotica come fosse Amsterdam; e poi non mancano i grandi spazi verdi, tanti piccoli polmoni naturali che sembrano miniature del più grande fratello di Manhattan.
Se c’è una sola cosa che qui si trova sempre e ovunque, in ognuna di queste piccole realtà di Bruxelles, sono i venditori di Frites. Ogni belga ha il suo baracchino di fiducia e tutti ti diranno che quello più buono è proprio in questo o quel quartiere. Tanto vale la pena, dunque, provarne uno.
Famigerate per la loro grandezza, la loro economia (solo 2,50€) e la doppia frittura alla quale sono sottoposte, le Frites belga sono deliziose sia accompagnate dalle salse stravaganti che dalla classica variante maionese & ketchup. Tutti ne vanno pazzi e rappresentano – sulla scala dei valori nutrizionali – un opulento pasto completo che avvolto nel cartoccio fa il giro della città tra le mani dei turisti e non.
Così, tra una visita al minuscolo Mannequin Pis e un giro circolare nella sfarzosa Grand Place non si può assolutamente fare a meno di dare un morso e poi un altro alle irresistibili patatine fritte e rifritte (ovvero fritte ben due volte!!).