Pokai: il locale-salotto che significa “viaggio”

Beatrice Verga

“Pokai” è un termine della lingua maori che significa “viaggio”. Pokai è anche il nome di un piccolo locale in via Savona, al numero 15. Nasce come circolo culturale alla fine del 2006, da cinque ragazze poco più che ventenni. “L’intenzione è stata quella di creare un “salotto” informale per artisti o per chiunque avesse voglia di condividere qualcosa di personale”. A parlarmi è Rita, una delle fondatrici, che gestisce oggi il locale, aperto tutti i giorni a partire dalle 18.00 (un fiore all’occhiello è senza dubbio la birra a soli 3€ fino alle 22.00). Ma la particolarità di questo luogo è la sensibilità per i temi umanitari e la loro stretta connessione con l’arte.

Parliamo precisamente del progetto “Briciole di Viaggio”, partito a settembre 2011, che vede il Pokai teatro di mostre fotografiche a cadenza mensile con un unico tema conduttore: il viaggio, appunto. Le foto vengono esposte e vendute a offerta libera e il ricavato viene devoluto a varie associazioni di volontariato impegnate ad aiutare i talibé, i bambini che in Senegal frequentano le cosiddette daara, le scuole coraniche (si tratta, generalmente, di figli di famiglie molto povere, che vengono affidati prima dei 10 anni a un maestro religioso che si prenda carico della loro educazione).

Una di queste associazioni è Senegol (www.progettosenegol.org), impegnata nella promozione del diritto al gioco tra i bambini di strada del Senegal. A Senegol verrà devoluto il ricavato della prossima mostra fotografica di “Briciole di Viaggio”, che avrà luogo al Pokai martedì 14 marzo 2012, e che avrà come tema lo Sri Lanka. La partecipazione è aperta a chiunque abbia nel cassetto degli scatti interessanti; non è affatto necessario essere professionisti, basta avere passione, e con quella tutto il resto è conseguenza diretta. Il Pokai è poco più di una stanza, ma ci si respira un’aria di condivisione umana e di profondo amore per l’arte. Un’arte in prima linea per aiutare chi ha bisogno,  e che in questo atto umanitario coinvolga chiunque abbia voglia di scoprire la bellezza che ogni giorno abbiamo davanti agli occhi.

Se passate per la zona di Porta Genova, poco lontana dalla movida alternativa dei Navigli, un salto al Pokai è d’obbligo per immergersi ancor di più nell’atmosfera artistica e un po’ bohemien che personalmente ritengo uno dei motivi che mi fanno amare Milano in maniera viscerale. Chi lo sa, potreste capitare durante una mostra di “Briciole di Viaggio” oppure durante una serata “microfono aperto”, quando qualsiasi cliente può suonare con il tipo di strumento che preferisce (dalle chitarre ad oggetti più quotidiani e casalinghi come le pentole). Un giro in questo angolo di via Savona 15 vale davvero la pena!

 

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