ITALIA Finalmente in partenza, per la prima volta, come NATworker! Se anche tu come me lavori da casa e per un po’ vuoi cambiare aria, sul sito di NATworking puoi cercare la tua scrivania immersa nel verde e magari, durante le pause o i giorni liberi, scegliere alcune esperienze (visite ai musei locali, passeggiate montane o tuffi al mare, etc…) per esplorare, vivere e conoscere il territorio e la comunità che ti ospitano in modo da sentirti presto unə abitante temporaneə (e non solo unə nomade digitale). #SeeCity #AbitantiTemporanei #NATworking

PISTOIA “Nella casa tropicale delle farfalle, nei giardini di Villa Garzoni, c’è un piranha. Resto in piedi a fissare per qualche istante questo pesce dal volto impassibile, le squame di un giallo rossastro scintillante e gli occhi enormi. Non credo di aver mai visto prima un piranha da così vicino.” Iniziava così la storia (vera) che la scrittrice cipriota Nora Nadjarian ha vissuto e raccontato qualche anno fa durante il progetto #CCTravellers2017. Storia a cui è volata subito la nostra mente quando di recente, con CCT, siamo tornatə nella magica Casa delle Farfalle, nel Parco di Collodi a Pescia, su invito stavolta della ONG italiana World Sustainability Organization, impegnata in prima linea in progetti di conservazione e tutela ambientale.

FIRENZE Una mostra fotografica dal nome “Archivio Appennino | R/esistenze – In/volti diffusi” ci ha portatə a scoprire un paese dell’Alto Mugello in una zona conosciuta come Romagna Toscana, poiché quest’area della provincia fiorentina si affaccia prevalentemente sul versante appenninico romagnolo. Il piccolo paese si chiama Palazzuolo sul Senio, si trova a poco meno di 70 km dalla città e 437 m. s.l.m.; conta circa 1.000 abitanti, in estate un po’ di più. Nel 2019, Palazzuolo ha iniziato un percorso di rigenerazione a base culturale e da allora, qui, molte cose stanno accadendo e cambiando. A partire dal codice postale che sempre più persone, in Italia e nel mondo, conoscono come nome di un’ex edicola diventata galleria d’arte contemporanea: E50035. Un’idea, tra le tante altre, della Cooperativa di Comunità La C.I.A. – Comunicazione Innovazione Ambiente, costituita da un gruppo eterogeneo di professionistə della cultura che, per varie ragioni personali, si sono ritrovatə a Palazzuolo dopo anni ed esperienze di vita e lavoro in diverse città italiane o all’estero, e hanno qui deciso di intraprendere insieme un’attività culturale per e con il loro paese. 

FIRENZE Il Mugello è una terra verde, un po’ selvaggia, ricca comunque di arte, cultura e tradizioni. C’è la vallata vicina alla città di Firenze, dove sono ancora ben presenti le tracce della famiglia Medici con alcuni siti UNESCO, e poi c’è l’Alto Mugello, terra appenninica fatta di piccoli borghi, secolari castagneti e boschi in cui perdersi. In questo articolo visitiamo il territorio insieme a una “guida” speciale: Valentina Dainelli di TooMuchTuscany!

ITALIA I principali vocabolari (come ad esempio il Treccani) spiegano che il color carne è “un colore rosa pallido, simile a quello della carne umana”. Su questa folle ma anche comune espressione, hanno di recente lavorato due professioniste della comunicazione, co-fondatrici di Bold Stories. La loro riflessione e ricerca è diventata un progetto di advocacy per “cambiare colore al color carne, da rosa a tutti i colori dell’umanità”. Ci è venuta allora in mente una poesia, À mon frère blanc di Léopold Sédar Senghor, che dimostra l’assurdità di un’altra espressione “toubab”: persona o popolazione di colore. Con le parole pensiamo, comunichiamo, creiamo cultura, facciamo politica, costruiamo società. Ne dobbiamo avere estrema cura. Evviva quindi chi si interroga, evviva il pensiero critico che ci libera dai preconcetti, che ci aiuta a decostruire la “norma”.

FIRENZE “Le Buchette del Vino” è un libro pubblicato nel 2021 a cura di due storiche dell’arte, Diletta Corsini e Lucrezia Giordano. Qui intervistiamo Lucrezia per conoscere come sia nata l’idea di recensire le circa (ad oggi) 300 buchette del vino toscane, dedicar loro un libro ma ancor prima (nel 2015) un’associazione culturale, un sito web, un account Instagram e una pagina Facebook, un programma di visite guidate, mostre e altro ancora!

ITALIA Il Touring Club ha dedicato agli Appennini il nuovo volume per i soci 2022. Colibrì, la Newsletter collaborativa della comunità U-Rise (ovvero del Master in Rigenerazione Urbana e Innovazione Sociale dell’Università IUAV di Venezia), ha aperto l’anno con un numero monografico dedicato a progetti e percorsi artistico-culturali attivati in aree interne, montane, marginali a diverse latitudini del nostro paese, e l’Appennino ne è protagonista. Intanto sempre più utenti su Instagram condividono foto e video dalle terre alte più o meno innevate: l’hashtag #Appennino conta – ad oggi – oltre 342 mila post pubblicati (#Appennini invece, oltre 87 mila). Noi di CCT invece, lo scorso anno, a inizio 2021, abbiamo avviato il progetto Appennino senza confini in collaborazione con il corso PROGESA dell’Università di Bologna. E da qualche mese, aggiorniamo l’Archivio Appennino dove, grazie anche alle vostre segnalazioni, raccogliamo progetti che valorizzano le terre alte d’Italia. E sono davvero tanti, da Nord a Sud se ne contano sempre di più! Segno di un cambiamento culturale e sociale positivamente in atto nel nostro Paese, un cambiamento fondamentale per il benessere presente e futuro del nostro territorio, un cambiamento che proviene dal basso e che la politica dovrebbe con urgenza sostenere, accompagnare, facilitare. Di questa necessità ne parla in modo chiaro e appassionante un libro curato da Riabitare l’Italia e intitolato “Metromontagna. Un progetto per riabilitare l’Italia” (Donzelli Editore, 2021). Scopri di più in questo nostro articolo.