Favignana, l’isola con il mare sempre più blu

Chiara Panerai
Favignana – Cala Bue Marino

SICILIA Nell’ultima decina di anni, la Regione Sicilia ha suscitato l’interesse di molti turisti, sia italiani che europei (nda a gran diritto), affascinati da un ambiente un po’ malinconico e decadente, fatto di tradizioni, di persone accoglienti e cordiali e di cibo eccezionale. È da anni una delle mie mete preferite, per brevi weekend o settimane di vacanze estive, anche grazie alla vicinanza e alla quantità di voli, spesso a buon prezzo, che dalla Toscana dove abito, partono diretti alla volta di Palermo, Trapani, Catania e Comiso.

TRAPANI La scorsa estate, in agosto, abbiamo deciso di trascorrere una settimana nel trapanese, includendo anche tre giorni a Favignana, una delle Isole Egadi (di cui fanno parte anche Marettimo e Levanzo). La prima volta che ero stata nell’isola, a fine marzo di qualche anno fa, ero rimasta colpita dall’autenticità del luogo e dalle poche botteghe aperte; avevo poi trovato un mare splendido, di un azzurro vivo, incredibilmente intenso. Devo dire che con la seconda vacanza, Favignana mi è rimasta ancora di più nel cuore, e, nonostante l’alta stagione e il numero elevato di turisti, ho scoperto quanto l’isola sia, per fortuna, ancora pura.

FAVIGNANA Se avete voglia di una fuga al mare, vi lascio qui alcuni consigli per un breve soggiorno nell’Isola di Favignana che merita davvero (almeno) una visita…


Favignana – Cave di tufo

Come arrivare

In Agosto, le compagnie low cost non volano su Trapani, per cui vi conviene fissare, con dovuto anticipo, un biglietto per Palermo e poi prendere un autobus o un NCC per il porto di Trapani; ci vorrà circa un’oretta, ma il viaggio è tutt’altro che noioso, perché potrete ammirare la diversità di paesaggio, da brullo a verde, ed anche, in lontananza, il tempio di Segesta (antica città elima). Arrivati a Trapani, in meno di mezz’ora con un aliscafo (anche questo da prenotare in anticipo), potete raggiungere il centro di Favignana.

Come muoversi

Noi abbiamo alloggiato in un residence nei pressi del centro, il Residence Orsola, ma uno dei responsabili è venuto comunque a prenderci in macchina per facilitarci con le valigie. Consigliati da lui, non abbiamo preso in noleggio il motorino, ma abbiamo usufruito delle biciclette del Residence: l’isola non è in effetti molto grande ed è possibile girarla pressoché tutta in bici (e per me, utilizzare la bici in estate per gli spostamenti è sinonimo di vacanza!).

Favignana – Tonnara Florio

Così potete iniziare il vostro giro per l’isola…

Cosa non dovete assolutamente perdere appena arrivati (se siete stanchi dal viaggio): inoltrarvi dietro la Tonnara Florio, che si trova al porto, dove potete ammirare vecchie imbarcazioni dismesse e farvi un tuffo nell’acqua blu insieme ai ragazzini del luogo.

Favignana – Zona Cala Rossa

Prima parte

Dal giorno successivo al vostro arrivo, vi consiglio di dividere l’isola in due parti e di visitarle in due giorni diversi: il primo giorno, potete andare ad est del centro, dove si trovano le cale più famose, e quelle più belle, ovvero Cala Rossa, Bue Marino e Cala Azzurra; la mia preferita per l’acqua è Cala Azzurra, dove potete vedere anche un vecchio faro dismesso, mentre per il contesto naturalistico è Bue Marino (le grotte, mai visto niente del genere, imperdibili).

Non vi preoccupate per acqua e cibo, troverete sempre dei chiringuiti per strada, ma, se avete intolleranze o allergie, vi consiglio di comprare qualcosa in paese, che è fornitissimo di panifici, bar e supermercati… E come non ricordare il pane cunzatu (condito): uno stile di vita!

Perdetevi per le strade che collegano queste calette, così da trovare nel vostro cammino le cave di tufo, i famosi fichi d’india e qualche allevamento di bovini e asini, e soprattutto ammirare la tipicità delle abitazioni presenti. Dopo un tuffo a Cala Azzurra, proseguite sempre a sud e poi in direzione ovest, e fermatevi per un aperitivo presso La Costa Sunset Bar & Bistrot.

Pedalando ancora, arriverete a Punta Longa, un piccolo villaggio di pescatori molto caratteristico, dove ha vissuto, fino alla sua morte nel 2018, l’ultimo rais (parola araba che designa colui che dirige la mattanza, tradizionale tecnica di pesca del tonno rosso) dell’Isola, Gioacchino Cataldo: un personaggio molto noto a livello italiano per il suo ruolo lavorativo e testimoniale e per la sua fisicità imponente (non a caso, viene chiamato “il gigante buono”.) Vi consiglio di dare un occhio al profilo Instagram della figlia di Gioacchino, Antonella (@antonella__cataldo): condivide bellissime foto di questo eccezionale spicchio di mare e di terra.

Favignana – Punta Longa

Seconda parte

Il secondo giorno, potete dedicarvi alla zona ovest dell’isola, più isolata, dell’altra parte; munitevi di pazienza, di molta acqua e protezione solare +50, perché la strada è assolata e non è consigliabile percorrerla nelle ore più calde, perché non troverete molte zone ombreggiate.

Da non perdere: Cala Rotonda e un caffè al Puravida Beachclub, il faro di Punta Sottile ed infine, se non siete stremati dal caldo, i faraglioni, uno dei punti più suggestivi dell’isola, un paesaggio quasi lunare a picco sul mare blu, nella parte nord-est, in cui però potete fermarvi a fare una buona merenda all’Aperi-ciccio. Il percorso nella zona ovest dell’isola è molto più faticoso che nella parte est, per cui pensateci bene prima di prendere le bici ed avventurarvi, per poi ritrovarvi alle tre del pomeriggio in strade deserte e assolate (come abbiamo fatto noi).

Favignana – Zona dei Faraglioni

Dopo il tramonto

La sera, il centro è pieno di locali per cena, anche se si deve prenotare prima: consiglio di andare a cena da La Pinnata, in Via Garibaldi, e poi fermarvi a prendere un cannolo da La Pasticceria FC; è d’obbligo anche la granita in Piazza Europa!

Se temete di annoiarvi per il dopo cena, vi sbagliate: i locali rimangono aperti fino a tardi e il Camarillo Brillo offre musica dal vivo con tanti tanti giovani che cantano tutti insieme (ai quali ci siamo ovviamente uniti anche noi); poi ci sono i mercatini serali nella zona del porto ed anche il Museo della Tonnara Florio fa orari serali: quest’ultimo, frutto di una sapiente riqualificazione nell’ambito dell’archeologia industriale, è un luogo davvero evocativo ed unico nel suo genere, specialmente a calar del sole.

Inoltre, anche se non c’è un dress-code, ho notato come la sera i turisti fossero vestiti in maniera pressoché elegante e non ho visto nei locali nessuno con infradito, ma spesso ragazze e donne con tacchi vertiginosi (ovviamente ho osato anch’io).

Se siete amanti dello shopping come me, ci sono molti negozi di abbigliamento e accessori (dove sono riuscita a trovare dei capi molto carini): il più bello è StefaniaMode al Porto, filiale estiva della blasonata boutique trapanese, in cui è possibile trovare i marchi più importanti del settore, ma anche altri esercizi del centro hanno molte cose sfiziose, a prezzi decisamente più abbordabili.

Ah! Dal pomeriggio, il centro diventa zona pedonale ed è vietato andare in bici, che va tassativamente condotta a mano.

Favignana – Zona Tonnara Florio

Souvenirs e ultimi CCTips

Sì, non è pensabile tornare a casa senza almeno un barattolo di tonno rosso, che potete trovare in numerosi punti vendita, e nemmeno senza assaggiare un fico d’india che qualche anziano signore vende agli angoli del centro storico. E poi, anche se non siamo a Caltagirone, vi verrà la voglia di acquistare almeno una testa di moro, ora presentate in diverse declinazioni di colore e dimensioni, ed io sicuramente vi incito a farlo.

Noi abbiamo scelto di non fare il giro in barca, per il semplice motivo che volevamo vedere e vivere di più l’isola, ma può essere un’alternativa valida al tour in bici. Unico rimpianto: non aver visitato il Castello di Santa Caterina, che domina l’intera isola, ma, dato che la strada è percorribile solo per metà, dopo di che si deve proseguire a piedi, abbiamo optato per non improvvisarci “scalatori” e limitarci ad ammirarlo dal basso.

E poi, come si dice… non c’è due senza tre: magari la prossima volta concluderemo il nostro percorso! Io già non vedo l’ora di tornare in questa perla del Mediterraneo.

Favignana – Porto

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