Un viaggio intorno a Catania: destinazione terra nera e orizzonte blu

Stefano Mirabile
L'Etna al tramonto | photo: Stefano Mirabile

Text: Elena Mazzoni Wagner | Local Tips: Stefano Mirabile

CATANIA Dopo che avrete esplorato in lungo e in largo il centro storico, percorso via Etnea dal Parco di Villa Bellini al Giardino Pacini, salutando in Piazza Duomo l’Elefante che alza la proboscide a Sant’Agata (che protegge la città); dopo che avrete attraversato secoli di storia, dall’Anfiteatro romano al Teatro dell’opera Massimo Bellini, e affogato lo sguardo in mare da una terrazza panoramica; dopo che avrete assaggiato il pesce crudo al mercato della Pescheria e provato lo street food di via Plebiscito; dopo che avrete fatto merenda con granita e brioche in uno dei classici bar e vi sarete dissetati ad un chiosco con Seltz, limone e sale – allora sarete pronti per partire alla scoperta dei paesaggi naturali e piccoli borghi che circondano questa grande città nata ai piedi di un vulcano: l’Etna, ‘u Mungibeddu o ‘a Muntagna come dicono qua, il più grande vulcano attivo d’Europa (e sito UNESCO dal 2013).

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L’Elefante e Sant’Agata in Piazza Duomo, Catania | photo: Elisa Cepale

Viaggiare in auto è di certo il modo migliore per godersi al massimo il paesaggio della Sicilia orientale, raggiungere facilmente qualsiasi meta e fermarsi ad ammirare Monte Etna e Mar Ionio ad ogni scorcio, ancora più bello al tramonto. Semplice e conveniente noleggiare l’auto a Catania prenotando online con Discover Car Hire. Si può trovare il mezzo più adatto ad ogni esigenza: noi ad esempio, tre amici, abbiamo noleggiato una Fiat 500 per sei giorni e speso solo 66.48 €!

E in quei giorni abbiamo imparato che i catanesi (come il resto dei siciliani) hanno l’abitudine di chiamare piazze e vie con nomi diversi da quelli ufficiali, un fatto da considerare soprattutto quando si chiedono indicazioni stradali! Qualche esempio? Piazza Vittorio Emanuele è per tutti i catanesi “Piazza Umberto” poiché si trova a metà strada di Via Umberto I; oppure, il Parco di Villa Pacini è per tutti “Villa ‘e Varagghi” (Villa degli Sbadigli) in quanto luogo di ritrovo dei più anziani che qui trascorrono il loro tempo seduti sulle panchine (e a sbadigliare).

L'Etna al tramonto | photo: Stefano Mirabile
L’Etna al tramonto | photo: Stefano Mirabile

Ma torniamo al nostro viaggio. In questo articolo, vogliamo consigliarvi alcuni luoghi che – una volta a Catania – non potrete assolutamente non visitare!


La Scogliera 

Se prima di lasciare la città volete fare un tuffo in mare, scegliete uno dei lidi sugli scogli ed evitate invece la Playa (la spiaggia, soprattutto in piena estate): in questo modo nuoterete in acque più pulite e meno affollate!

La Scogliera - Catania by Stefano Mirabile
La Scogliera, Catania | photo: Stefano Mirabile

“Aci Tour” | Aci Castello > Aci Trezza > Acireale

Guidando lungo la costa verso Messina, incontriamo molto presto tre piccoli borghi di pescatori che il poeta Omero con l’Odissea e il romanziere Giovanni Verga con I Malavoglia hanno narrato lasciando in questi luoghi eterni miti e infinite storie. In questa terra il tempo si è fermato e occorre adeguarsi: prendetevi almeno due giorni per vivere l’atmosfera locale, magari dormendo una notte ad Acireale, il paese più grande. 

Noi abbiamo cominciato il nostro “Aci Tour” da Aci Castello, dove già il nome invita a visitare il Castello bizantino, sotto il quale si può nuotare! Poi ci siamo diretti ad Aci Trezza: dal porticciolo, in barca, si può facilmente raggiungere la riserva naturale composta dall’Isola di Lachea e dai Faraglioni dei Ciclopi. Se avete poco tempo, potete anche solo godervi la vista mare e faraglioni con in mano una granita del bar Mythos. Ad Acireale, invece, merita passeggiare per il centro storico, visitare la Cattedrale e le varie Chiese barocche; poi verso sera ci si sposta a Santa Maria La Scala oppure a Capo Mulini, due quartieri di pescatori, per una buona cena a base di pesce in uno dei tanti localini sul mare. Infine, il giorno dopo non si può ripartire senza aver esplorato la riserva naturale de La Timpa: terrazzamenti in pietra lavica e muretti a secco, piccoli sentieri e percorsi a zig zag, e per un lungo tratto una costa a strapiombo sul mare. Un tuffo al Faro di Capo Mulini e possiamo proseguire il viaggio verso Messina. Prossima uscita dall’autostrada: Taormina.

Taormina

Esattamente a metà strada tra Catania e Messina (da entrambe le città dista circa 55 km), si trova in provincia di Messina ma pare essere molto più frequentata e amata dai Catanesi. Sia in estate che in inverno, per le passeggiate lungo il Corso Umberto o per le nuotate all’Isola Bella, sotto le stelle di Ferragosto o le luci di Natale, questa piccola città arroccata sul Monte Tauro fa sempre una gran figura! Nota nel mondo per il suo Teatro Antico greco-romano (che ospita spesso concerti e spettacoli), ha un piccolo centro storico che si affaccia su dirupi che scendono giù fino al mare formando insenature con spiagge sabbiose; e qui in basso una stretta striscia di sabbia collega alla minuscola Isola Bella, riserva naturale raggiungibile in pochi minuti dal centro anche in funivia. 

Dove Parcheggiare | Ci sono quattro parcheggi, tre dei quali (Lumbi, Porta Catania e Porta Pasquale) vicini al centro; il quarto (Mazzarò) si trova invece in zona Isola Bella.

Alcuni consigli | Oltre al Teatro Antico, visita la Villa di Taormina che vanta un bellissimo giardino all’inglese. Annega lo sguardo in mare dal Belvedere in Piazza IX Aprile. Brinda ad un aperitivo con vista dalla terrazza del Metropole o di Villa Ducale (due hotel in centro); oppure, aperitivo in piazza, seduti sulle scalinate del famoso Daiquiri Cocktail Bar. Opzioni per tuffarsi in mare: se l’Isola Bella è troppo affollata, un’alternativa il resort dell’Hotel Caparena; da qui per un buon pranzo consigliamo di spostarsi a piedi a Il Re del Sole. Altri luoghi da assaggiare: l’Osteria RossoDiVino all’inizio di Porta Catania; per la pizza, Villa Zuccaro (sopra il Daiquiri), e per quella a taglio, Panificio Cristina. Snack? Granita e brioche al Bam Bar. Infine, un indirizzo per dormire: il Residence Terra Rossa con vista su Isola Bella, parcheggio e piscina. Ah! Le anime notturne possono divertirsi al Morgana Club. 

Una curiosità | lo scrittore francese Guy de Maupassant ne La vita errante (1885) scrisse “Se qualcuno dovesse trascorrere solo un giorno in Sicilia e mi chiedesse cosa bisogna vedere, risponderei senza esitazione: Taormina!”

Zafferana Etnea

Da Taormina, prima di dirigerci verso la terra nera dell’Etna (ultima meta di questo nostro viaggio), sosta colazione/pranzo obbligatoria al piccolo paese di Zafferana Etnea per almeno due motivi, la piazza e la pizza, o meglio: la vista panoramica dalla Piazza Umberto I e la famosa Siciliana, una sorta di pizza fritta e ripiena così buona che i catanesi vengono qui apposta dalla città. Da provare quella di Donna Peppina (storico bar in Piazza).

Zafferana Etnea - Catania 2018 by Elena Mazzoni Wagner CCT-SeeCity
Zafferana Etnea | photo: Elena Mazzoni Wagner

Etna

Eccoci giunti alla nostra ultima destinazione: siamo a circa 30 km dalla città di Catania e a quota 1920 metri, punto massimo d’arrivo per le autovetture e vicino alla funivia del Monte Etna: il vulcano attivo più alto d’Europa con i suoi 3.350 metri! Da qui, dal Rifugio Sapienza, partono le escursioni guidate in pullman fuoristrada per i crateri sommitali del vulcano (da marzo a novembre) e nella stagione invernale invece si può accedere agli impianti sciistici. Per chi ama lo sport e la natura, è inoltre possibile intraprendere numerosi percorsi di trekking o mountain bike e raggiungere così punti di vista ancora più alti e straordinari, da cui il paesaggio lavico sfuma verso la città e poi cade in mare. Terra e rocce nere, a volte rosse o di un’altra sfumatura; in inverno possono persino diventare bianche, o meglio, essere ricoperte dalla neve. Quando accade (di solito tra Dicembre e Febbraio), la natura regala uno spettacolo ancora più incredibile: immaginate di sciare sulla cima di questo monte con lo sguardo che si perde nell’orizzonte blu tra cielo e mare!

Etna | photo: Erika Mazzoni Wagner
Etna | photo: Erika Mazzoni Wagner

Insieme ad una guida locale, noi abbiamo esplorato il versante est, camminando per la Valle del Bove (nel comune di Zafferana Etnea): un’immensa distesa di pietra lavica, terra nera, desolata e arida. Attraverso i sentieri si raggiungono punti panoramici (come la cima del Monte Zoccolaro o la Schiena dell’Asino) con vista mozzafiato sull’intera valle e sulla costa che si estende da Taormina fino a Siracusa; allo stesso tempo si può ammirare la cima del vulcano. Per i veri camminatori, questo e molto altro! Noi che siamo poco sportivi salutiamo qui l’Etna e torniamo all’auto. Riempiamo il bagagliaio di tutta l’emozione del viaggio e ripartiamo promettendoci di tornare, magari in inverno, per vedere coi nostri occhi com’è questa Signora dalla chioma così nera quando si veste di bianco.

Etna | photo: Erika Mazzoni Wagner
Etna | photo: Erika Mazzoni Wagner

CCTips:


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