
Chiara Panerai
LUCCA Alta più di 44 metri, la Torre Guinigi domina, da oltre settecento anni, la città di Lucca. Dalla sommità – alla quale si arriva solo tramite i 230 gradini e quindi con le proprie gambe (non è un’impresa impossibile, anzi) – si vede non solo il centro storico e la fascia fine ottocentesca fuori dalle Mura ma anche le colline lucchesi: si riconosce il Monte Quiesa, ovvero il “muro” prima del litorale, l’Appennino toscano e il Monte pisano. E, soprattutto, si ha la percezione vera e propria della dimensione della città (che invece si perde, a mio avviso, passeggiando nel dedalo di strade e viottoli del centro).
La Torre – che s’innalza all’angolo tra via Sant’Andrea e via delle Chiavi D’Oro – fa parte di un’imponente costruzione voluta dalla famiglia Guinigi, ricchi e potenti mercanti lucchesi del secolo XIV, ormai unica testimonianza delle oltre 250 torri che arricchivano la città in epoca medioevale.
La particolarità di questo edificio sta nel fatto che culmina con sei grossi lecci ormai secolari: un giardino pensile, in pratica, sulla terrazza finale. Questa caratteristica la rende unica e riconoscibile nell’intero panorama decorato dai numerosi campanili delle chiese, presenti nel territorio.
Tutte le grandi città hanno almeno un grattacielo. Lucca non è di certo una metropoli ma dal 1300 ha la Torre Guinigi (chissà se l’architetto Boeri si è ispirato a lei per il suo “Bosco Verticale” a Milano). E non è nemmeno l’unica torre medioevale “sopravvissuta” che oggi possiamo visitare: nella centrale via Fillungo, c’è la Torre delle Ore, la più alta della città con i suoi 50 metri e così chiamata perché dal 1390 il suo orologio scandisce le ore con il rintocco delle campane.
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INFO: comune.lucca.it | lemuradilucca.it