BARCELONA “Basura” in spagnolo significa spazzatura e qui fa subito venire in mente un’altra parola: “Arte”. Ma attenzione: non mi riferisco a quelle cosiddette opere che, se non vedessimo dentro una galleria o un museo, getteremmo nell’immondizia. Si tratta esattamente del processo inverso: di riconoscere nelle opere d’arte o oggetti di design, materiale riciclato. Un binomio sempre più forte in Spagna: “El Arte Es Basura” ci grida da anni, per le strade della città catalana (ma non solo), lo street artist Francisco de Pájaro, mentre il collettivo Basurama, nato nel 2001 nella Scuola d’Architettura di Madrid, si presenta con questo motto: in Love we Trash.
E qui si è creato un vero punto di riferimento per gli artisti (non solo spagnoli) che utilizzano i rifiuti come risorsa, grazie alla piattaforma e agli eventi realizzati da Drap Art, tra cui dal 2004 spicca il Festival Internazionale di Riciclaggio Artistico di Catalogna – ospitato ogni anno, tra metà Dicembre e i primi di Gennaio, dal CCCB (Centre de Cultura Contemporània de Barcelona – El Raval – Montalegre, 5).
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«Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.» – affermava nel 1700 uno dei più importanti personaggi nella storia della scienza, il chimico parigino Antoine-Laurent de Lavoisier. La società moderna non ha mai preso sul serio questo assioma e l’uomo si è trasformato in una macchina che produce rifiuti quotidianamente, riempiendo le città di spazzatura. Ma criticare è troppo facile. Si può diffondere questa consapevolezza e promuovere la cultura delle “3 R” – Ridurre, Riutilizzare, Riciclare – creando o meglio ri-creando qualcosa di positivo. Questa è la filosofia di Drap Art.
Ho visitato per la prima volta la mostra del festival nel Dicembre 2013 (decima edizione) e ne sono uscita entusiasta. Nella corte esterna del CCCB – ma quanto è bella! – c’era ad accogliermi l’uomo-spazzatura (Trash Person) fatto di lattine e altri rifiuti, dell’artista tedesco HA Schult. Nelle sale interne c’erano invece installazioni divertenti e altre romantiche, sculture o quadri provocatori, video di interventi urbani creativi, oggetti di design sorprendenti come lampade fatte di penne biro o accendini (ovviamente consumati): creazioni di artisti soprattutto emergenti (ma non solo), da diversi paesi del mondo.
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Una mostra così ti fa venire voglia di tornare a casa e svuotare il cestino per ri-creare un oggetto visto o inventarsi qualcos’altro. Ma Drap Art non è solo un festival annuale (fatto di mostra + eventi + mercati sotto Natale). Dal 1995, Drap Art è prima di tutto un’associazione culturale attiva tutto l’anno e che dal 2004 ha la sede operativa – anche spazio espositivo aperto al pubblico – in un vecchio negozio di carbone, un edificio del XV secolo riconvertito e restaurato con materiali naturali (come la calce idraulica invece del cemento), nel quartiere più centrale della città: Barrio Gotico – Groc, 1.
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Drap Art
Plataforma de artistas que utilizan la basura como recurso.
Festival Internacional de Reciclaje Artístico de Cataluña.
Site: drapart.net | Facebook: Drap Art
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Festival
CCCB
Montalegre, 5 – Barrio El Raval – 08001 Barcelona
www.cccb.org
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Espai
Groc, 1 – Barrio Gotico – 08002 Barcelona
Tel. 93 268 48 89 | info@drapart.net
www.drapart.net