Elena Mazzoni Wagner
photo credits: Martín Castillo Morales (1,2) & Alvaro Buenaventura (3,4)
SEETIES Avete mai sentito parlare di “Teatro a piedi”? Noi lo abbiamo scoperto al FringeMadrid 2014 con “El paseo de Robert Walser” e ce ne siamo così innamorati che vi proporremo questo spettacolo di teatro urbano (o di strada) durante l’eventour The [Madrid] Midnight Run (26 luglio). E poi chissà… magari lo portiamo in Italia!
Se anche voi vi trovate nella capitale spagnola – oltre al The #MNRmadrid! – non perdetevi l’occasione di camminare per il barrio (quartiere) de Usera seguendo lo scrittore svizzero Robert Walser (interpretato dall’attore argentino Esteban Feune de Colombi) mentre inscena la sua passeggiata (diretta dal regista catalano Marc Caellas) e i suoi incontri con le persone (o personaggi) del luogo, chissà se ignari di tutto o se comparse. Quando? 22, 23, 24, 25, 26 luglio 2014. E se invece siete a Barcelona, potete inseguire Robert/Esteban per Poble Nou: 29, 30, 31 luglio 2014.
Ma in breve: cos’è “El paseo de Robert Walser”? Si tratta di una opera di “teatro a pie” (a piedi) in cui una decina di spettatori passeggiano insieme a Robert Walser, che, come avanza la camminata, declama frammenti del breve racconto “El paseo” (La passeggiata) e si incontra, in modo previsto o imprevisto, con un libraio, una celebrata attrice, un banchiere sorpreso o una cantante, in un quartiere in cui tutti i vicini sembrano – o sono – complici della scena.
In quali città si è già svolta quest’opera di teatro a piedi? Buenos Aires (Argentina), Bogotá (Colombia) e Montevideo (Uruguay).
E prossimamente? Madrid e Barcelona (Spagna, luglio 2014) e poi Miami (USA).
Perché a Madrid avete deciso di mettere in scena lo spettacolo nel quartiere di Usera? Perché é un barrio con carattere, una forte emigrazione e una curiosa architettura; è un buon luogo, poco conosciuto, per passeggiare.
Secondo quale criterio scegliete in una città il quartiere che fa da set teatrale per “El paseo de Robert Walser”? Il criterio varia in ogni luogo. A volte, tutto si struttura attorno al domicilio della signora Aebi (personaggio del racconto), che è sempre distinta in ogni città; altre volte, ci condiziona dover iniziare in un determinato punto. L’intenzione è sempre quella di creare una passeggiata stimolante per Robert e, soprattutto, per gli spettatori, nostri invitati.
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L’ATTORE | Esteban Feune de Colombi è nato in Argentina nel 1980. É poeta, attore e fotografo. Dalla fine del 2008, scrive, edita e pubblica Galera Intelectual & Frívola, una rivista mensile argentina. Ha pubblicato raccolte di poesie: Pasante (edición de autor, 2000), Lugares que no (Huesos de Jibia, 2010) e No recuerdo (Pánico el Pánico, 2012). Lavorando fianco a fianco con Marc Caellas, ha recitato come protagonista in Entrevistas breves con escritores repulsivos (Buenos Aires, 2011-12), opera di teatro basata su un libro di David Foster Wallace, e in El paseo de Robert Walser (Buenos Aires, Bogotá y Montevideo, 2012-13). Ha recitato in Por el camino, film premiato in diversi festival internazionali, e ha presentato tre mostre personali di fotografie. Insieme a Caellas ha fondato la Compañía La Soledad, che ha prodotto integralmente l’installazione teatrale Cuento mi vida (2014). | www.tatucho.com
IL REGISTA | Marc Caellas scrive, viaggia e dirige opere teatrali in spazi non convenzionali. Ha pubblicato Carcelona (Barcelona, Melusina, 2011). A Buenos Aires ha debuttato con Entrevistas breves con escritores repulsivos (2011), un adattamento di testi di David Foster Wallace interpretati da scrittori, e El paseo de Robert Walser (2012), un itinerario letterario-teatrale per le strade di Buenos Aires, Bogotá e Montevideo, che presenta per la prima volta in Europa al Fringe Madrid 2014. A Bogotà ha debuttato con Haberos quedado en casa, capullos! (2008) e Notas de cocina (2013), di Rodrigo García, Los críticos también lloran (2009), una sorta di tavola rotonda fittizia a partire da un testo di Roberto Bolaño, Las listas (2012), de Julio Wallovits, e Cuento mi vida (2014), installazione teatrale diretta insieme a Esteban Feune de Colombi, con il quale ha creato la Compañía La Soledad. | marccaellas.com
LO SCRITTORE | Robert Walser (1878 – 1956) è uno scrittore svizzero ammesso fra i massimi autori di lingua tedesca del ‘900 (insieme a Kafka, Rilke, Musil). “La passeggiata” (1919) è un racconto breve e rappresenta perfettamente tutta la sua opera: è metafora della sua scrittura nomade, perpetuamente dissociata e abbandonata agli incontri più incongrui, casuali e sorprendenti, come lo è appunto ogni accanito passeggiatore – e tale Walser era -, che abbraccia amorosamente ogni particolare del circostante e insieme lo osserva da una invalicabile distanza, quella del solitario, estraneo a ogni rapporto funzionale col mondo. Nella sua cittadina natale, la svizzera Bienne nel Cantone Berna, e nella campagna che la circonda, il passeggiatore Walser ci guida, con la sua disperata ironia, in un labirinto della mente, abitato da figure disparate, dalle più amabili alle più inquietanti. Da Eichendorff a Mahler, il vagabondaggio è stato un archetipo ricchissimo della più radicale letteratura moderna. Tutta quella grande tradizione sembra condensarsi, quasi clandestinamente, ne “La passeggiata” di Walser, a cui lo scrittore ci invita: «Lei non crederà assolutamente possibile che in una placida passeggiata del genere io m’imbatta in giganti, abbia l’onore d’incontrare professori, visiti di passata librai e funzionari di banca, discorra con cantanti e con attrici, pranzi con signore intellettuali, vada per boschi, imposti lettere pericolose e mi azzuffi fieramente con sarti perfidi e ironici. Eppure ciò può avvenire, e io credo che in realtà sia avvenuto.»