Roberto Becattini
BUENOS AIRES Li avevo scoperti l’anno passato durante il mio sopralluogo estivo a Buenos Aires. Un’amica mi invitò al bar-teatro La Oreja Negra, nel barrio di Palermo; era il loro ultimo spettacolo della stagione. Furono ben 3 ore tiratissime di risate e divertimento puro.
Non potevo quindi perdermi l’ultima función prima della pausa invernale. Giunti al terzo anno, Sucede sono una realtà del cabaret argentino abbastanza anomala. Qui infatti va per la maggiore la stand up comedy in puro stile yanki (pronuncia: “scianchi”), mentre il collettivo in questione è formato da una ventina tra autori, musicisti, ballerine, cantanti, attori e attrici che si alternano in scena e nei ruoli. L’umorismo è ebraico-porteno, i temi trattati i soliti: sesso, amore, famiglia, società, tecnologia, pubblicità, etc… Manca invece la satira politica, meglio così per chi non è addentro alle notizie locali.
Pur non essendo particolarmente originali e innovativi, i ragazzi del Sucede (tutti databili tra il 1980 e il 1990) hanno una carica, un’energia, una presenza scenica decisamente sopra la media. Anche non afferrando tutte le battute, non può certo sfuggire il senso delle loro parodie, come quella del reggaeton.
Altro punto forte dei loro spettacoli è sicuramente la musica; le canzoni, quasi tutte originali, non sono sempre satiriche, ma sono caratterizzate da melodie pop radiofoniche e piacevolmente appiccicose, come la canzone del Login. Ogni puntata del Sucede vede ospiti musicali della scena locale di livello, come fu l’anno passato con il bravo Eric Mandarina, capace di ipnotizzare il pubblico con il suo mix di matchbox e tapping.
Leader del gruppo è “El Gordo” Sagrado Sebakis, che insieme a Diego Arbit forma il duo “Poesia Estereo“, nucleo iniziale del Sucede, con cui ha partecipato a numerose gare di slam poetico. I due in scena tuttora leggono i loro lavori alternando o sovrapponendo le loro voci, eccone un esempio. A loro si sono aggiunti i due attori-slammer Andy Sakkal e Mariana “Mana” Bugallo, quest’ultima vero e proprio animale da palcoscenico almodovariano, senza dimenticare Alejandro Beron Diaz, nell’ultimo spettacolo esilarante vampiro insonne dalla dentiera malferma. Intorno a loro ruota una serie di agguerriti gregari che renderanno le vostre sere domenicali più frizzanti del solito; se capitate da queste parti e il vostro livello di castellano è almeno un B1, fate un salto a La Oreja Negra.
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Place: La Oreja Negra
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