Luisa Lenzi
“Farm” in inglese significa fattoria. Ma in questo caso, invece di far crescere animali e piante, si coltiva musica. E non siamo in Inghilterra ma a Livorno.
Loro sono The Jackie-O’s Farm e fanno indie folk/pop/rock. Hanno quel “tipico aspetto da boy band (fisico atletico, immagine patinata, stile cool e sorrisi smaglianti)” – come ironicamente si autodefiniscono – ma guardandoli bene sembrano essere dei veri musicisti con un solido progetto di base e due album all’attivo.
Tutto inizia nel 2005 dalla collaborazione di Giacomo Vaccai (voce e chitarra) e Patrizio Orsini (synth,voce). Al duo originario si aggiungono poi Salvatore Barbato (batteria), Federico Silvi (chitarra) e Alessandro Quaglierini (basso). Con questa formazione la band registra nel 2009 il primo album Hard Times For Blonde Surfers sotto l’etichetta indipendente di Livorno Inconsapevole Records, con la collaborazione artistica di Alessandro Sportelli.
Il debutto è di quelli che ti lasciano piacevolmente sorpreso: un disco molto indie-folk-rock delicato che ti fa scordare di essere in Toscana, in Italia, e ti catapulta dritto nelle strade californiane velate di nostalgia o, per i cinefili, nella colonna sonora di qualche film indipendente visto al Sundance Film Festival (ascoltare il singolo di debutto Mrs Kali o Time To Go For A Ride per credere).
Con la formazione rinnovata (Federico Melosi alla batteria e Francesco D’Angelo al basso), la band colleziona una serie di concerti live, partecipa al MEI 2009 (Meeting delle Etichette Indipendenti) a Faenza e all’IPO 2010 (International Pop Overtrhow) a Liverpool.
Nel 2010 scrivono un altro capitolo della loro storia pubblicando, con la Forears Music Company, Sandland: secondo album di cui esiste anche una curiosa versione in vinile (per Tannen Records). La produzione artistica viene affidata ancora una volta ad Alessandro Sportelli e il mastering a Nicola Fantozzi che ha lavorato, tra gli altri, con PFM, Vasco Rossi, Ennio Morricone e Zucchero. Il risultato è una splendida riconferma. La Farm, nonostante il cambio di etichetta, non ha perso la sua originalità. Il mood sognante da indie/hippie è sempre presente: riferimenti al brit rock stile Supergrass, richiami a Eddie Vedder e a Belle & Sebastien. Così quella vaga sensazione del “già sentito” si mescola abilmente al nuovo creando una ventata d’aria fresca, sole e rock ‘n’ roll.
È storia recente invece (ottobre 2011) l’EP Warren con 7 tracce dal deciso sapore “on the road” (per Forears). La canzone che dà il titolo è orecchiabile come non mai (accompagnata da un video caciarone e spensierato), White Dress è a metà strada tra i Cold War Kids e gli Strokes mentre il remix di Warren è la vera sorpresa finale che ha dentro anche suoni scratch tipici dell’hip hop.
Le occasioni per sentirli live ci saranno. Sabato 19 novembre parte da Mantova il Warren Tour 2011/2012 che toccherà varie città italiane (le date sono sul loro sito: www.thejackieosfarm.com).
Piccola curiosità. Il nome del gruppo, decisamente singolare, deriva da un aneddoto che vede protagonista il “leader maximo nonché compositore-cantante-chitarrista” Giacomo Vaccai: lui ha vissuto tre anni in Inghilterra, e là gli amici anglosassoni non riuscivano a pronunciare correttamente il suo nome, limitandosi così a chiamarlo Jackie-O. Da lì, il passo a creare una fattoria musicale è stato davvero molto breve.
Official Band Website: www.thejackieosfarm.com
Facebook: The Jackie O’s Farm / Twitter: thejackieosfarm
MySpace: www.myspace.com/thejackieosfarm
YouTube: www.youtube.com/user/thejackieosfarm
Labtones: www.labtones.com/artist/thejackieosfarm
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Warren Videoclip