‘No Dump’ non ricicla, trasforma

Giulia Capecchi

FIRENZE “Guardati attorno e ingegnati” è la frase che meglio riassume la filosofia di ‘No Dump’, organizzazione nata in ambito universitario da otto giovani menti (architetti, futuri architetti e laureandi in Disegno Industriale) che realizza installazioni artistiche, eventi e progetti sociali, utilizzando materiale di recupero.

Con Diego Detassis e Antonio Bagni, due dei componenti, abbiamo ragionato sul tema del riciclo, del lavoro alla pari senza dover per forza coinvolgere le autorità (citando le parole di Antonio: “è questa la vera politica sociale che manca oggi: zero cappelli, semplicemente persone che si mettono a fare cose insieme”), di educazione e brainstorming. E poi abbiamo parlato dei loro lavori.

Partiamo dal Festival della Creatività nel 2009: qui idearono un acquario virtuale con sagome di cartone e pezzi di computer smontati e riassemblati. Da allora, i ‘No Dumpers’ hanno certamente sviluppato e raffinato le proprie capacità creative ed organizzative. Hanno inventato allestimenti sempre più complessi e iniziato a partecipare a diversi eventi in terra toscana. Ad esempio, per la Fiera di Mezz’Agosto di Lastra a Signa (Agosto 2011) hanno costruito un minigolf modulare, una divertente gioco-installazione chiamata “Fa le buhe”.

I ‘No Dumpers’ lavorano in due possibili modi, opposti ma complementari: ricercano il materiale con cui intendono realizzare un’idea prefissata oppure s’ingegnano nell’utilizzare ciò che hanno già a disposizione. Il risultato finale è comunque una metamorfosi. Di seguito, alcune opere con cui in questi ultimi anni ‘No Dump’ ha sorpreso adulti, coinvolto giovani e divertito bambini.

Ottobre 2010 – Ca$h $torming in centro a Firenze: una protesta contro la logica del mercato, che si sta appropriando anche del mondo dell’arte. “Oggi non è la notorietà a procurare gli sponsor, ma sono gli sponsor a procurare la notorietà. Riducendo le opere a messaggi subliminali, lo sponsor non è più opportunità, ma strumento di censura. Un mercato dell’arte costruito su questi principi, produce arte di mercato, arte ad uso e consumo del mercato. Un’arte vuota e sterile, espressione di una superficialità esasperata” si legge sul sito di ‘No Dump’.

Aprile 2011 – Icchè Ci Vah Ci Vole! al Parco della Carraia: esposizioni fotografiche en plein air, installazioni artistiche, jam session e giocoleria in mezzo al verde. ‘No Dump’ ha partecipato già a due edizioni di questo evento e in una ha realizzato una struttura con sacchi di iuta, tubi di cartone e camere d’aria di biciclette.

Aprile 2011 – Pimp My River per la Notte Bianca a Firenze sui Lungarni: sono state realizzate lanterne con cartone e sacchi di plastica colorati. Così, i soliti splendidi Lungarni fiorentini brillavano di tanti colori.

SCARTO O MATERIA PRIMA?
NEL DUBBIO NO DUMP.

NO DUMP è:
ANTONIO BAGNI
SARA BARBIERI
DIEGO DETASSIS
GIOVANNI LUCHI
LUDOVICA MARINARO
GIULIA PAGLIACCI
ALESSANDRO SCHIAVONI
CRISTINA SETTI
FEDERICO TOMASELLI
PAOLO TRONCARELLI
Sitoweb:
www.nodump.it

Partner di ‘No Dump’ è RiotVan, un magazine indipendente che parla degli ultimi movimenti fiorentini…

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