Il fuso orario di New York

di Giulia Dedionigi




The City That Never Sleeps, la nomea di New York fino a ieri. Oggi, invece, l’orologio e la bussola – o Gps che sia – non servono più. Qui non devi arrivare per forza in orario perchè la Grande Mela ti aspetta sempre. Non ti puoi perdere perché non ci sono luoghi da raggiungere: ovunque it’s time to party.

Cinema alle tre del pomeriggio e all’uscita, due ore e tre kg di popcorn al burro dopo, c’è il sole e ancora tutta la giornata davanti. Ed è alle tre del mattino che si fa la spesa perché i supermercati non chiudono mai e la rush hour è in piena notte. Così capita di andare a bere qualcosa con gli amici anche con i sacchetti di plastica colmi di frutta e verdura. Si fa shopping anziché mettersi sotto le coperte, con le boutique che ti offrono drinks, caramelle e biscotti. Concerti alle prime ore del giorno. Musei fino alle dieci di sera dopo un giro dell’orologio passato tra quadri e proiezioni. New York non è la città che non dorme mai, è la città che dorme solo quando ne ha voglia.

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