The CCT questionnaire: Reykjavik Boulevard

REYKJAVIK Un viale senza fine dove perdersi per trovare ispirazione, consumare la curiosità e godere della bellezza in ogni forma creativa possibile e (apparentemente) impossibile. Vi presentiamo così il nostro compagno di viaggio ideale, il web magazine che ci appassiona come nessun altro al mondo e la guida (di carta!) di cui la nostra libreria più si vanta. E con questa intervista-questionario, vi introduciamo anche il team di Reykjavik Boulevard  Nick (CEO & Founder), Elena, Nina, Teresa – e salutiamo tutti i contributors!

P.S. Si chiama così perché la loro storia è cominciata nel 2012 nella capitale islandese… ma poi, come tutte le storie belle, ha iniziato a girare per il globo e non si ferma più.

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The CCT questionnaire:

A Place to See (Un Luogo da Vedere)

NICK: La mia intera esistenza è costellata di posti memorabili dove avrei voluto vivere o quantomeno spendere più tempo durante i miei viaggi. Ho l’anima in costante mutamento e non riesco proprio a scegliere un solo posto, posso però senza indugi consigliare Skógafoss, in Islanda, per avvicinarsi alla potenza dirompente di una delle cascate più memorabili di cui abbia memoria, poi Petra, in Giordania, per l’alone di mistero che l’avvolge e per la spettacolarità del lavoro umano unito a quello delle forze della natura. Per finire Tokyo ed in generale il Giappone: un’intera vita non basterebbe per descriverne tutti gli aspetti interessanti, è un luogo dove davvero vorrei poter passare una parte della mia vita.

ELENA: Ho viaggiato abbastanza nella mia vita ma ci sono ancora mille posti che sogno di vedere prima o poi. Però senza considerare le città che sono oggettivamente belle come NY, Londra e Berlino, il posto che più mi ha colpito in assoluto è stato Merano. Ci ero stata in gita quando andavo al liceo tanti anni fa e ho ancora questo ricordo indelebile di una città fatata che sorge tra monti e ruscelli con le aiuole pubbliche ricoperte di pietre colorate. Ero scioccata dalla incredibile civiltà e senso di rispetto dell’ambiente dei suoi abitanti. É una città che mi ha trasmesso tanta serenità e pace ed è impossibile non rimanere estasiati davanti alla bellezza infinita del paesaggio, non sembra di essere sulla Terra, ha qualcosa di magico.

NINA: Visti i miei ultimi sforzi di raccontare qualcosa del mio paese di provenienza, non posso che rispondere Kazakhstan”! La mia città, Almaty, è incredibile, volubile, spietata, bella e autentica… A una o due ore di macchina si cominciano a delineare paesaggi di ogni tipo, dai campi coltivati al deserto e la steppa. A un paio d’ore dalla città esiste il Red Canyon, che non ha niente da invidiare agli americani.

TERESA: Il mio posto, il luogo che preferisco, dove mi sento a casa è Londra. Da quando ci ho vissuto per qualche mese la sento la mia città e non posso fare a meno di tornarci una volta l’anno. Non vi capita mai di pensare: “In questo momento mi sento così bene, che mi piacerebbe che il tempo si fermasse per sempre in questo preciso istante?”. Ecco a me capita tutte le volte che trascorro un po’ di tempo a Londra. Conoscendola ormai bene mi piace andare in giro per la città, senza una metà ben precisa, gironzolare per esempio per le stradine di Soho, stupendomi ogni volta della scoperta di cose che non avevo mai notato. Londra poi soddisfa a pieno un’altra delle mie passioni, quella per la moda e per lo Shopping.

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An inspirational People (Una Persona ispiratrice)

NICK: Gli artisti, quelli che cercano coraggiosamente e umilmente una via diversa di comunicare con gli altri, i bambini, con la loro purezza e meraviglia, i volontari e le persone che giorno dopo giorno cercano di rendere il mondo un posto migliore, anche con piccoli gesti. I viaggiatori e i sognatori: immagino il mondo come una palla sulla quale questi individui non possono smettere di camminare, altrimenti si fermerebbe. Trovare la bellezza in quello che ci circonda, o addirittura crearla, è davvero il miglior modo per ispirare qualcuno.

ELENA: I miei genitori sono da sempre la mia ispirazione, con questo non intendo che voglio vivere a loro immagine e somiglianza, tutt’altro… Possono rappresentare quello che vorresti diventare come quello che non vorresti mai essere, sono il primo oggetto di paragone e si impara molto dai loro errori.

NINA: Per continuare con le mie radici, diciamo radici acquisite, mi sento in dovere di parlare di una giovane donna di nome Vlada, un’artista incredibile e mia sorellastra. Osservarla affaccendata nella sua arte, giorno dopo giorno, mi da una grande forza e mi stimola a prendermi cura della mia! Non ho mai visto nessuno così devoto alle sue creazioni, fino in fondo, perpetuamente e a testa alta.

TERESA: Adoro conoscere nuove persone e tutte le volte che conosco qualcuno di interessante, che ha qualcosa da raccontarmi, vengo ispirata. Mi ispirano soprattutto le persone che mi consigliano viaggi, libri, film, musica e che non hanno paura di raccontare di sé e delle loro passioni. Mi stimolano soprattutto le persone che mi mostrano la loro essenza.

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An Event (Un Evento)

NICK: In linea di massima preferisco gli eventi che “nascono dal basso”, quelli che mantengono ancora un briciolo di genuinità e coinvolgimento da parte dei locali. Per parlare di qualcosa di più mainstream – ma ancora, per fortuna, non del tutto commerciale – direi l’Iceland Airwaves Music Festival per la sua atmosfera e per la capacità degli organizzatori di far suonare le band letteralmente in ogni angolo della città, dalle piscine ai ristoranti, dai club alle scuole, dalle terme ai pub.

ELENA: Vorrei tanto andare al Glastonbury l’anno prossimo, però il Field Day di Londra è stato l’evento musicale più bello del mio 2013 (line-up interessante, bella gente, sole, parco giochi e… Londra).

NINA: I salmoni che risalgono il fiume nel periodo della riproduzione. Gli orsi grizzly che approfittano di tale evento.

TERESA: Un evento che non posso dimenticare è l’ADE, l’Amsterdam Dance Event! Devo dire la verità, Amsterdam non mi ha fatto impazzire come città, ma per quanto riguarda l’evento lo consiglio a tutte quelle persone che amano la musica elettronica. Questo festival è il più grande al mondo nel suo genere.

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An unforgettable Travel (Un Viaggio indimenticabile)

NICK: Cerco spesso di legare i viaggi a interi periodi della mia vita, e in tal senso indimenticabili possono essere il viaggio nelle isole della Grecia, per la mia adolescenza, gli otto mesi spesi tra Australia e Nuova Zelanda negli anni dell’università; più di recente, il Reykjavik Boulevard Summer Tour 2013, una sorta di piccolo grande tour promozionale per la Creative Guide for Curious People tra Russia, Bielorussia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Norvegia con il mio più grande amico: perché l’importanza della persona con cui visiti un posto e la motivazione per cui ti metti sulla strada sono spesso i punti cardine di un viaggio memorabile. E non posso non citare l’ultimo viaggio da cui siamo appena tornati, un Summer Tour nel Sud-Est dell’Asia.

ELENA: Beh, i viaggi indimenticabili sono stati tanti, però quello più assurdo è stato la mia prima volta a New York. Ci sono andata per lavoro, eravamo io e 5 valigie, era Febbraio, precisamente il giorno di San Valentino ed ero completamente da sola in questa città gigantesca per di più innevata. Non era un viaggio di piacere: la mia permanenza a New York è durata un giorno e mezzo. Nonostante questi presupposti, essere stata da sola in giro per New York è stata un’esperienza indimenticabile perché in fondo questa città è talmente tanto abituata ad accogliere gente solitaria che alla fine senti tutto fuorché la solitudine.

NINA: Mi piacerebbe ancora parlare del Kazakistan, ma è più un ritorno a casa, è diverso. Invece, sono ancora fiera del mio lavoro in Belgio, a livello più umano che professionale, perché ho conosciuto persone che mi hanno motivato e mi hanno dato la giusta spinta per tornare a fare musica e non smettere mai più.

TERESA: Per me ogni viaggio è indimenticabile, adoro viaggiare e appena posso lo faccio. É anche per questo che mi piace molto questo progetto, perché mi permette di scoprire cose interessanti e inusuali, in giro per il mondo. Penso che viaggiare sia una cosa fondamentale, non c’è cosa che ti arricchisce e ti apre la mente più di un viaggio.

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Tips (Consigli)

NICK:

– Un Libro da leggere: “Molto forte, incredibilmente vicino” di Jonathan Safran Foer e “In un milione di piccoli pezzi” di James Frey. Ovviamente, se si parla di lavori personali, direi che tutti i curiosi dovrebbero avere una copia della nostra guida, il punto di partenza per un mondo da scoprire attraverso gli occhi e le opere di alcuni artisti meritevoli incontrati sul nostro percorso.
– Un Film da vedere: “Control” di Anton Corbjin, il film sulla vita di Ian Curtis, leader dei Joy Division. Ultimamente però, quello che mi ha emozionato di più con tutti i suoi piani interpretativi è “Her” di Spike Jonze.
– Una Canzone da ascoltare: “I’ll keep coming” dei Low Roar è la canzone che risulta la più ascoltata sul mio iPod. É una band islandese i cui membri hanno origini polacche e americane, da non perdere assolutamente. Potrei fare una lista infinita ma rimando direttamente alla sezione musicale di Reykjavik Boulevard per capire meglio i nostri gusti!
– Un Piatto da assaggiare: Gli hotdog di Bæjarins beztu pylsur: uno dei più piccoli, nonché più famosi, baracchini gastronomici in Islanda, a Reykjavik. Tornerei in città anche solo per mangiarne ancora. Ma sono anche un grandissimo fan della Pizza, ovviamente, passione condivisa anche con un grande artista giapponese: Okimi, uno dei protagonisti del nostro magazine online Spring 2014! Divertentissimo!
– Un Artista da tenere d’occhio: ce ne sono davvero tanti, e ognuno di loro meriterebbe più attenzione, per questo è nato il nostro portale: credo sia profondamente ingiusto che molti magazine, gallerie ed “esperti di settore” diano credito soltanto ai soliti noti. A parte questo, per stavolta mi limito a segnalare la cantante Oh Land, dalla Danimarca: sta cercando di finanziare il suo nuovo album con una campagna online e parte del ricavato andrà devoluto ad un progetto per la salvaguardia dell’Artico. Direi che gli artisti da tenere più d’occhio sono quelli che non guardano solo al loro lavoro, ma cercano con questo di realizzare anche qualcosa di buono per chi li circonda.

ELENA:

– Un Libro da leggere: Ultimamente ho letto per curiosità il libro di Alexa. Il mio preferito però resterà per sempre Harry Potter, ho letteralmente divorato tutti e sette i libri da quando avevo 9 anni fino ai 19.
– Un Film da vedere: “Batman” è un personaggio che mi ha sempre intrigata fin da quando ero piccola. Poi mi piacciono anche quelli storici, il migliore “Pearl Harbour”. Ma un film davvero bello che bisogna assolutamente vedere nella vita è “SEVEN”.
– Una Canzone da ascoltare: Aerosmith, uno dei miei gruppi preferiti da sempre, con “Dream On”, ogni volta che la ascolto mi commuovo.
– Un Piatto da assaggiare: Un piatto pugliese come me: spaghetti allo zafferano con vongole e finocchi.
– Un Artista da tenere d’occhio: Un gruppo italiano che si sta facendo conoscere bene all’estero e che ho avuto l’onore di intervistare, gli M+A.

NINA:

– Un Libro da leggere: “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, o “I Langolieri” di Stephen King.
– Un Film da vedere: “Almost Famous” di Cameron Crowe, ma in assoluto adoro i film di Tarkovsky, non sono leggerissimi da metabolizzare, ma le immagini e le parole ti entrano dentro per non lasciarti mai più.
– Una Canzone da ascoltare: Ho amato molto, collegandola anche a una serie TV che mi piace molto, “Closer” dei Kings Of Leon.
– Un Piatto da assaggiare: Vogliamo parlare di lasagne? E di lasagne al pesto?
– Un Artista da tenere d’occhio: Oleg Dou, protagonista del primo numero ufficiale del nostro magazine. Una persona profonda, interessante e misteriosa!

TERESA:

– Un Libro da leggere: “L’arte di ascoltare i battiti del cuore” di Jan-Philipp Sendker. É una storia ambientata in Birmania e parla d’amore, ma non solo dell’amore tra due persone, parla di un tipo d’amore a cui noi occidentali non siamo del tutto abituati, parla di una visione della vita molto diversa dalla nostra. É un libro dolce, delicato e mi ha fatto riflettere su molte cose, mi ha emozionato.
– Un Film da vedere: “Lost in Traslation” di Sofia Coppola. Film ambientato a Tokyo, interessante ed elegante.
– Una Canzone da ascoltare: L’intero album di Chet Faker, “Built on Glass”, ma la canzone che proprio non riesco a smettere di ascoltare è “To Me”.
– Un Piatto da assaggiare: Adoro la cucina Giapponese e quella orientale in generale, quindi vi consiglio di farvi un po’ contaminare dalle loro abitudini alimentari e creare qualche piatto rubando loro qualche ingrediente, come lo zenzero, la soia e il sesamo.
– Un Artista da tenere d’occhio: Modiko, un’associazione di Sarajevo formata da persone che lavorano nel mondo della moda (fashion designer, fashion stylist, fotografi, giornalisti) che incoraggia e promuove lo sviluppo del mondo della moda in Paesi come Bosnia ed Herzegovina.

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A Dream (Un Sogno)

NICK: “Ricostruire e meccanizzare l’universo” era il sogno di Fortunato Depero, futurista italiano dei primi anni del 1900. Poiché viaggiare nel tempo per parlare con lui di queste teorie di dinamismo, velocità e genio non è al momento possibile, mi limiterò a dire che avere la possibilità di viaggiare nel mondo è un sogno a cui non posso proprio rinunciare. Sto cercando di farlo con Reykjavik Boulevard, ma si può sempre migliorare insieme!

ELENA: A volte sogno di essere una rockstar, poi però mi rendo conto di quanto sia una stupidaggine e rinsavisco. Il mio sogno è di viaggiare il più possibile in giro per il mondo e fare tante esperienze lontane dalla mia quotidianità perché la monotonia è la cosa che più mi deprime. Desidero semplicemente essere felice.

NINA: Voglio vivere di musica… e ci riuscirò, prima o poi! Per adesso continuo a posare e a crescere, voglio fare anche molte più fotografie, ho in mente dei reportage, dei ritratti…

TERESA: Il mio sogno è di poter continuare a sognare, anche quando ormai sarò troppo grande per farlo!

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Reykjavik Boulevard

The International Creative Guide for Curious People
“Enter as Strangers, Leave as Friends”

Site: www.reykjavikboulevard.com | Facebook: Reykjavik Boulevard | Twitter: @rvkbvd

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