Haunted House, le case infestate

Giulia Dedionigi

Image from the blog “The Batcave”

Article “Haunted Houses: Ghosts architectures in our minds”

Con l’invasione di zucche, vampiri e mostri, le Haunted House, case fantasma dove gli abitanti ci sono ma non si vedono, hanno ricominciato a far sentire la propria voce. Questi locali, creati ad hoc per gli amanti dell’horror, promettono una serata da brividi e ci riescono. Basta mettersi in coda e aspettare che si faccia buio. Dentro, un serpeggio di stanze, cunicoli segreti, trabocchetti, e temibili inquilini, pronti a sorprenderti alle spalle. La vista è messa a dura prova, e anche i nervi saldi dei più coraggiosi! Frankenstein, l’America zombie, i mattatoi anni Settanta, le cliniche psichiatriche, persino un Circo in 3D. Urla e grida dei clienti si confondono con i suoni spettrali della casa, musica per le orecchie degli ideatori e degli attori che, ogni sera fino ad Halloween, trasformano gli incubi della Grande Mela in realtà e giocano sulle fobie degli americani. Spazi piccoli, buio e animali randagi. Tra dolcetto o scherzetto, qui, hanno decisamente scelto per la seconda.

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